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Il Consiglio di Amministrazione di Marr spa (gruppo Cremonini di Castelvetro), società leader in Italia nella commercializzazione e distribuzione di prodotti alimentari al foodservice, ha approvato oggi il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2019.
I ricavi totali del terzo trimestre sono stati pari a 509,1 milioni di euro rispetto ai 507,2 milioni del 2018. EBITDA ed EBIT dopo l’applicazione del principio contabile dell’IFRS 16 si sono attestati rispettivamente a 47,3 e 39,4 milioni di euro. Gli effetti dell’IFRS 16 L’IFRS 16 comporta la nuova contabilizzazione, a partire dal 1 gennaio 2019, delle locazioni che implichino il diritto di controllare l’utilizzo del bene oggetto di locazione. nel terzo trimestre 2019 sono stati pari a +2,3 milioni di euro sull’EBITDA e +0,2 milioni sull’EBIT. Nel terzo trimestre 2018 EBITDA ed EBIT, che non scontavano gli effetti dell’IFRS 16, erano stati pari a 44,9 e 39,1 milioni di euro.
Il risultato delle attività ricorrenti è stato di 38,2 milioni di euro (38,4 milioni nel 2018) e risente di maggiori oneri finanziari per l’applicazione dell’IFRS 16 per 0,4 milioni di euro.
Il risultato netto di periodo ha raggiunto i 27,3 milioni di euro con un effetto dell’IFRS 16 pari a -0,2 milioni di euro. Il risultato netto del terzo trimestre 2018 era stato di 27,7 milioni di euro.
I ricavi totali dei primi nove mesi sono stati pari a 1.302,1 milioni di Euro, rispetto ai 1.289,8 milioni di Euro del 2018. EBITDA ed EBIT dopo l’applicazione del principio contabile dell’IFRS 16 si sono attestati rispettivamente a 103,6 e 81,3 milioni di euro. Gli effetti dell’IFRS 16 nei primi nove mesi 2019 sono stati pari a +6,8 milioni di Euro sull’EBITDA e +0,6 milioni sull’EBIT.
Nel pari periodo 2018 EBITDA ed EBIT, che non scontavano gli effetti dell’IFRS 16, erano stati pari a 97,6 e 81,8 milioni di euro.
Il risultato delle attività ricorrenti è stato pari a 77,2 milioni di Euro (78,7 milioni nel 2018) e risente di maggiori oneri finanziari per l’applicazione dell’IFRS 16 per 1,2 milioni di euro.
Il risultato netto di periodo ha raggiunto i 55,1 milioni di euro con un effetto dell’IFRS 16 pari a -0,5 milioni di euro. Il risultato netto dei primi nove mesi 2018 era stato di 56,3 milioni di euro.
Al 30 settembre 2019 il capitale circolante netto commerciale è stato pari a 195,1 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 203,0 milioni del 30 settembre 2018. L’indebitamento finanziario netto, che risente per effetto dell’applicazione dell’IFRS 16 di un maggior debito per 56,2 milioni di euro, si è attestato a 184,7 milioni di Euro, rispetto ai 147,3 milioni del 30 settembre 2018, che non scontava gli effetti dell’IFRS 16. Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2019 è stato pari a 328,2 milioni di euro (311,2 milioni al 30 settembre 2018).
Il 13 novembre Marr spa ha acquistato il 34% delle azioni di Jolanda de Colò spa da Intrapresa srl ed ha contestualmente sottoscritto con la società ABA srl della famiglia Pessot – de Colò, che detiene il 66% di Jolanda de Colò, un accordo irrevocabile che assegna a MARR – a partire dal 31 marzo 2022 - l’opzione per l’acquisto di una partecipazione di maggioranza di Jolanda de Colò. Tale accordo prevede inoltre un meccanismo di opzione call per Marr e put per ABA sul residuo 33% del capitale sociale di Jolanda de Colò. Attraverso questa operazione Marr entra in partnership con la famiglia Pessot – de Colò, confermata alla guida di Jolanda de Colò, nello sviluppo del segmento premium delle forniture alimentari al Foodservice. Jolanda de Colò è infatti tra i principali operatori a livello nazionale nel segmento premium (alto di gamma) con oltre 21 milioni di euro di vendite nell’esercizio 2018 e circa 5.000 clienti serviti con oltre 2.000 prodotti dell’eccellenza culinaria. Il prezzo di acquisto del 34% delle azioni di Jolanda de Colò è stato pari a 2 milioni di euro ed interamente versato al loro trasferimento.