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Il Piano industriale al 2024 del Gruppo Hera è stato presentato oggi dal Presidente Esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano e dall’Amministratore Delegato Stefano Venier ai Sindaci dei comuni modenesi serviti, al Tavolo Comunale per Modena competitiva, sostenibile e solidale e alle Commissioni Consiliari.
Al 2024 il Gruppo prevede un MOL di 1,3 miliardi di euro, in aumento di 215 milioni rispetto ai 1.085 milioni di fine 2019. I dividendi sono previsti in crescita fino a 12,5 centesimi per azione al 2024, con un incremento del 25% rispetto all’ultimo dividendo pagato.
Il nuovo Piano prevede investimenti in crescita pari a 3,2 miliardi di euro complessivi, in media 640 milioni all’anno.
Per quel che concerne l’area modenese, il Piano prevede investimenti per complessivi 325 milioni di euro (oltre 75 dei quali per l’anno in corso).
In particolare, le risorse per il periodo 2021-2024, pari a quasi 275 milioni, saranno così ripartite: oltre 97 milioni per la distribuzione di energia elettrica, 85 milioni per il servizio idrico, 49 milioni per i servizi ambientali, 39 milioni per il settore gas e 4 milioni per il teleriscaldamento.
Di seguito i principali progetti a cui verranno destinati gli investimenti nel territorio.
Rete elettrica
Con un investimento di 7,7 milioni, nei prossimi anni, quasi 70 chilometri della rete di media tensione che serve l’Appennino verranno sostituiti con materiali di nuova generazione, più solidi e performanti. Nel rinnovamento saranno coinvolti anche pali e tralicci di sostegno. Questi interventi si sommano alla realizzazione di nuove cabine primarie a Modena Est, Cittanova e Madonna Baldaccini, nel Comune di Pavullo.
Progetto e-mobility
Nel territorio è in programma in arco Piano l’installazione di 46 nuove colonnine elettriche, per promuovere la mobilità sostenibile.
Il progetto, per finalizzare il quale sono già stati firmati protocolli con i Comuni di Modena, Vignola, Castelfranco, Montecreto e Sestola, comporterà per il Gruppo Hera un investimento di oltre 450 mila euro.
Adeguamento dei sistemi fognari e depurativi
Presso il depuratore di Modena, che serve circa 500.000 abitanti equivalenti, saranno investiti oltre 5 milioni per realizzare una nuova vasca di prima pioggia, per ridurre l’attivazione degli scolmatori e migliorare così l’impatto sui corpi idrici superficiali recettori, e un nuovo essiccatore per i fanghi da depurazione. Risorse destinate anche al territorio circostante, con azioni per ottimizzare il collettamento e il trattamento dei reflui a Pavullo (1,9 milioni di euro), nonché per il potenziamento del depuratore di Monteombraro (1,1 milioni) e del sistema depurativo di Guiglia Lama (1 milione di euro).
La raccolta differenziata è al 68% e l’82% di quanto raccolto in modo differenziato che viene riciclato.
Con i progetti Farmaco Amico e Cambia il Finale, inoltre, sono stati immessi nel ciclo del riuso 69 mila euro di farmaci non scaduti e 153 tonnellate di ingombranti in buono stato.
Redazione Pressa
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