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ll problema è lo stesso, o quasi. Denunciato da lavoratori che svolgono la loro attività all'interno di grandi industrie alimentari attraverso cooperative che ne gestiscono la produzione, o parti di questa, in appalto. In questo caso il soggetto è Parmareggio che nel comparto della produzione del format 'ABC della merenda', occupa da circa 3 anni personale in appalto dalla cooperativa Coopservice. Dalle 60 fino alle 120 unità, quelle fornite alla divisione di successo della Parmareggio dalla cooperativa. Attraverso il contratto 'multiservizi' che non piace a CGIL (e nemmeno ai SI Cobas), e che il sindacato vorrebbe sostituire con l’applicazione del contratto ad hoc, della logistica. 'Un contratto - spiegano - che garantirebbe maggiori tutele ed il riconoscimento di un importo lordo in più, in busta, al mese, di circa 200 euro.
Per rivendicarlo decine di lavoratrici (sono quasi esclusivamente donne le addette a questo comparto della produzione), si sono unite nello sciopero con presidio promosso dai sindacati di categoria Filcams, Filt e Nidil Cgil di Modena, organizzato dalla CGIL davanti ai cancelli dell’azienda con sede in via Polonia.
Dipendenti sia di Coopservice, che gestisce in appalto questa attività all’interno di Parmareggio, sia lavoratrici in somministrazione dell’agenzia Archimede. Rappresentate davanti ai cancelli (senza blocco dei camion o picchetti), Adriano Montorsi Segretario provinciale Filt-CGIL Modena ed Alessandro Santini, Delegato sindacale CGIL Modena, lavoratrici e sindacati hanno ribadito ciò che chiedono da oltre un anno, ovvero di 'modificare l’applicazione contrattuale, passando dal contratto multiservizi al contratto alimentare e delle merci-logistica che corrispondono alle mansioni effettivamente svolte dai lavoratori e dalle lavoratrici.
Già a gennaio è stato aperto lo stato di agitazione per rivendicare l’appropriata applicazione contrattuale, cui hanno fatto seguito incontri con Coopservice senza però arrivare a soluzioni condivise. 'Coopservice - spiega la Cgil modenese - aveva infatti proposto di arrivare a una modifica del contratto in un arco triennale che è stata considerata inaccettabile. Coopservice non è disposta a trattare su diversi istituti della piattaforma, a cominciare dalla stabilizzazione dei lavoratori precari, la gestione della flessibilità degli orari e gestione delle linee di produzione. Inoltre, sono stati effettuati degli straordinari mentre erano aperti gli ammortizzatori sociali, senza alcun accordo con le organizzazioni sindacali. Coopservice - afferman la CGIL - è anche responsabile di un forte clima di tensione interno con le maestranze che ha raggiunto livelli non più tollerabili. Le Rsa vengono palesemente disconosciute dai responsabili di cantiere, e sono messi in atto atteggiamenti intimidatori spesso non sono rispettate anche le pause fisiologiche, con i ritmi di lavoro massacranti sulle linee'.
Un cambio di contratto, affermano fonti sindacali, che l’azienda sarebbe pronta ad accettare. L’ostacolo sarebbe appunto nei confronti della cooperativa appaltatrice. Anche per questo l’obiettivo della CGIL sarebbe quello di spingere Parmareggio a reintenalizzare i lavoratori creando per il comparto di successo dell’ABC della merenda una struttura di produzione alle dirette dipendenze