rubricheIl Santo del giorno
La Pressa
Oggi 12 gennaio si festeggia San Bernardo da Corleone.
Filippo Latino nacque a Corleone (Palermo) nel 1605 quinto figlio di un calzolaio; cambiò il suo nome con quello di Bernardo quando si fece frate. La sua era una famiglia molto religiosa con un fratello sacerdote.
Leggendo di lui si pensa al personaggio creato dal Manzoni nei Promessi Sposi: fra Cristoforo, che era un arrogante spadaccino poi cambiò vita facendosi frate.
Anche Bernardo, in gioventù era un bravo spadaccino e durante una sfida con il temibile Vito Canino gli procurò una profonda ferita a un braccio. Bernardo, probabilmente per sfuggire alla giustizia, si rifugiò in convento a Caltanissetta dove a 26 anni indossò il saio.
Frate Bernardo, attraverso la preghiera, il lavoro e il servizio ai confratelli ammalati diventò un altro uomo: si scusò con il suo avversario di duello e gli si fece amico.
Per la sua cura verso i miseri e di quanti avevano bisogno di spirituale conforto venne chiamato 'il Padre Buono'.
Bernardo si adoperava anche a svolgere servizi per i suoi confratelli: era cuoco e lavandaio.
Si imponeva penitenze e mortificazioni ma era sempre pronto a usare carità con gli uomini. L'opera di infermiere di Bernardo si estendeva anche agli animali, in un tempo in cui la morte di un mulo o di un bovino poteva significare la rovina per una famiglia.
Bernardo, durante un terremoto a Palermo, aiutò i suoi concittadini con tutte le sue forze.
Il Santo frate si fece anche esortatore e predicatore con dei minisermoni in rima ancora oggi ricordati, come: 'Momentaneo è il patire/Sempre eterno è il partire'. Frate Bernardo 'parte' da questa vita all'età di 62 anni, accompagnato subito dalla fama di santità, che sarà suggellata con la sua beatificazione nel 1768 e la canonizzazione nel 2001.
Buon onomastico a chi si chiama Bernardo.
Bernardo da Corleone, il Santo che ispirò la figura di fra Cristoforo

Anche Bernardo, in gioventù era un bravo spadaccino e durante una sfida con il temibile Vito Canino gli procurò una profonda ferita a un braccio


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Filippo Latino nacque a Corleone (Palermo) nel 1605 quinto figlio di un calzolaio; cambiò il suo nome con quello di Bernardo quando si fece frate. La sua era una famiglia molto religiosa con un fratello sacerdote.
Leggendo di lui si pensa al personaggio creato dal Manzoni nei Promessi Sposi: fra Cristoforo, che era un arrogante spadaccino poi cambiò vita facendosi frate.
Anche Bernardo, in gioventù era un bravo spadaccino e durante una sfida con il temibile Vito Canino gli procurò una profonda ferita a un braccio. Bernardo, probabilmente per sfuggire alla giustizia, si rifugiò in convento a Caltanissetta dove a 26 anni indossò il saio.
Frate Bernardo, attraverso la preghiera, il lavoro e il servizio ai confratelli ammalati diventò un altro uomo: si scusò con il suo avversario di duello e gli si fece amico.
Per la sua cura verso i miseri e di quanti avevano bisogno di spirituale conforto venne chiamato 'il Padre Buono'.
Bernardo si adoperava anche a svolgere servizi per i suoi confratelli: era cuoco e lavandaio.
Si imponeva penitenze e mortificazioni ma era sempre pronto a usare carità con gli uomini. L'opera di infermiere di Bernardo si estendeva anche agli animali, in un tempo in cui la morte di un mulo o di un bovino poteva significare la rovina per una famiglia.
Bernardo, durante un terremoto a Palermo, aiutò i suoi concittadini con tutte le sue forze.
Il Santo frate si fece anche esortatore e predicatore con dei minisermoni in rima ancora oggi ricordati, come: 'Momentaneo è il patire/Sempre eterno è il partire'. Frate Bernardo 'parte' da questa vita all'età di 62 anni, accompagnato subito dalla fama di santità, che sarà suggellata con la sua beatificazione nel 1768 e la canonizzazione nel 2001.
Buon onomastico a chi si chiama Bernardo.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>
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