Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
L'Italia sarà tutta zona protetta: non ci saranno più singole zone rosse, ma tutti gli spostamenti saranno possibili solo per necessità, per lavoro o per motivi sanitari. I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo delle persone decedute. Le nostre abitudini vanno cambiate ora: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell'Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo a queste norme più stringenti'.
Lo ha affermato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi per illustrare i termini di un provvedimento, il decreto numero 9 dedicato al contrasto al coronavirus, nato dalla dichiarata consapevolezza nella necessità di fronteggiare su scala nazionale l'impressionante diffusione del contagio.
Un decreto che lo stesso Conte ha nominato Io resto a casa, che richiama la campagna portata avanti in queste ore da numerosi artisti del mondo della musica.
Un provvedimento che estende di fatto le misure delle zone cosiddette arancioni (come parte dell'Emilia-Romagna e la provincia di Modena), all'intero territorio nazionale e sospende integralmente tutte la manifestazioni sportive, compreso il campionato di calcio. Nessuna partita, nemmeno a porte chiuse.
Il decreto punta a disincentivare le aggregazioni. 'Sono norme più stringenti per tutelare la salute di tutti i cittadini', dice il premier che aggiuge che queste norme saranno contenute nel decreto che verrà pubblicato stasera in Gazzetta Ufficiale e che entrerà in vigore da domattina, martedì 10 marzo
Le restrizioni riguarderanno tutte le manifestazioni sportive (Non c'è ragione per cui proseguano, ha detto Conte), e la sospensione dell'attività didattica sino al 3 aprile su tutta la penisola, isole comprese'
Gli ultimi dati sulla diffusione del contagio parlano chiaro: sono 7.985 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 1.598 persone rispetto a ieri. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione Civile. Le persone guarite sono 724, 102 in più di ieri ha affermato il commissario per l'emergenza.
Chiuse anche tutte le stazioni sciistiche d'Italia.
Nel video, la conferenza integrale del Presidente del Consiglio
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>