Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
E da oggi chi ci crederà più? Giuseppe Conte col suo fare inglese, col suo peggior trasformismo ha ucciso l'ultima speranza. Con l'inciucio Pd-5 Stelle l'ultimo brandello di credibilità della politica italiana se ne è andato per sempre. E non perchè quello tra Lega e 5 Stelle non fosse un accordo meno innaturale, ma perchè con questa allenza tra i Dem e i grillini si cancella per sempre la parola 'coerenza' dal vocabolario della lingua italiana. Parola antica, sopravvalutata forse, che evoca l'immagine di un mulo un po' ottuso che continua a sbattere la testa contro un muro scalcinato pur di non cambiare strada. Ma che riporta alla mente anche le strette di mano tra uomini pre-digitali. Quelle strette di mano che valevano una firma. Più di una firma. Quegli uomini che per un ideale erano pronti a tutto, perchè certi che l'esempio fosse la prima virtù.
Quegli imprenditori che vendevano casa e si riducevano a vivere nella rimessa dei cavalli pur di pagare i dipendenti prima di fallire. Altre storie, altra Italia. Forse una Italia che non è mai esistita. Raccontata per rinsaldare uno spirito patriota inventato a tavolino.
Chissà.
Forse, ma certamente l'Italia che ci consegnano gli uomini chiamati a guidare quel che resta dei Partiti novecenteschi è la peggior Italia possibile. E' l'esempio peggiore che si possa dare. Eppure a parte qualche rigurgito si digerisce anche questa offesa. E i grillini continuano coi loro banchetti e i volontari Pd continuano a far da mangiare alle Feste dell'Unità. Semplicemente perchè non saprebbero cosa altro fare. Ultimi samurai di una guerra finita e per la quale hanno dato inutilmente la parte più dolce della loro vita.
Ma uniamo quattro brevi video per dare il senso di quello che sta accadendo.
Renzi 23 luglio 2019: 'Io non farò mai una alleanza coi 5 Stelle'
Di Maio 18 luglio 2019: 'Io col partito di Bibbiano non voglio avere nulla a che fare'
Zingaretti a febbraio 2019 gridava alla platea Pd: 'Io non governo coi 5 Stelle'
Grillo, dopo anni di offese al Pd, l'altro ieri ha benedetto l'accordo appelandosi ai giovani Pd
E ora il patto è fatto. Incredibilmente. Un po' perchè lo chiede l'Europa e un po' perchè la poltrona per quasi 4 anni è un lusso. La avidità dei singoli e il Sistema di potere: le due gambe del nuovo Governo. Una che giustifica l'altra. Che la rende più forte.
E ora, infine, alle prossime elezioni, immaginiamo come sia possibile, ancora, fidarsi di una alternativa (sia essa Pd o 5 Stelle) rispetto al dilagante populismo razzista, perchè di questo si tratta, di Salvini. Di fronte a cotanta bassezza, a questo scempio dell'etica, a queste bugie reiterate senza nessun mea culpa, la Bestia di Salvini appare quasi una liberazione. Quasi un fuoco sacro in grado di lasciare un campo di nuovo vergine su cui ripartire da zero.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>