Burana, bilanci disastrosi: i cittadini pagano mentre la Regione tace

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Il 4 agosto scorso il Comitato Amministrativo del Consorzio della Bonifica Burana, con la delibera 246/2017, ha autorizzato un pagamento “a titolo di contribuenza straordinaria per il ripianamento del bilancio di ANBI Lombardia“(Associazione Nazionale Bonifiche Italiane ) come recita il documento. Siamo rimasti completamente stupiti di questa autorizzazione giustificata da non si capisce bene quali spese eccezionali sostenute da ANBI Lombardia, in occasione dello scorso EXPO, aggravata dal fatto che il Presidente del Consorzio risulta anche essere Presidente di ANBI nazionale.

I cittadini stanno pagando il Consorzio per un beneficio di Bonifica o di Presidio Idrogeologico ma non crediamo possano essere felici nell’apprendere che dovranno contribuire anche per rimpinguare le casse di associazioni private che mai daranno giustificativi ai loro bilanci disastrosi. Chiediamo a questi Amministratori, nominati con un sistema altamente antidemocratico in cui la maggioranza dei Consiglieri viene eletto dai grandi contribuenti che sono anche grandi possessori terrieri, di dare giustificazioni a queste strane se non assurde autorizzazioni di spesa.

Continuiamo a meravigliarci di come questo Consorzio che, ricordiamo, spende ben 9 milioni di euro (dei 15 che riceve dalle tasse dei contribuenti ) per i circa 160 dipendenti ed avesse dovuto organizzarsi per effettuare elezioni telematiche dal 2012 (a tuttora non esiste neppure uno studio degno di nota sulla questione ), sperperi soldi pubblici per ripianare i conti del bilancio di ANBI Lombardia. Infine ci rattrista il fatto, già ampiamente pubblicizzato, che ancora si continui a prelevare acqua dai nostri fiumi Panaro, Secchia e Torrente Fossa nonostante la grave crisi idrica che rischia di compromettere tutto l’ecosistema già gravemente impattato …. E la Regione Emilia Romagna tace.

Stefano Pelliciari - Castelvetro