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La capigruppo del Senato ha fissato per martedì 20 agosto le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla crisi di governo e il conseguente voto sulla mozione di sfiducia presentata dalla Lega. Ma sul calendario - che è stato approvato a maggioranza da M5s, Pd e gruppo Misto - dovrà votare domani alle 18 l'Aula, secondo la norma del regolamento fatta valere dalla presidente Elisabetta Casellati. Il centrodestra di nuovo unito - con Lega, Fi e Fratelli d'Italia - aveva proposto infatti la riunione di Palazzo Madama mercoledì 14 agosto, dopo la commemorazione della tragedia del ponte di Genova, per ascoltare Conte e anticipare il voto sul governo il più possibile. 'Uno spettacolo indegno, una forzatura gravissima, un ennesimo oltraggio al Parlamento', definisce la decisione di far votare domani l'aula sul calendario il capogruppo del Pd Andrea Marcucci.
In aula, sarebbero 102 senatori M5s su 107, 45 Pd su 51 e 12 del Misto. Dopo la riunione dei capigruppo, la Lega ha spostato al Grand Hotel Palatino l'assemblea dei gruppi parlamentari con Matteo Salvini: 'Abbiamo chiesto di votare al più presto la mozione di sfiducia a Conte: siamo disponibili a votare anche il giorno di Ferragosto per parlamentarizzare la crisi e poi andare a votare. Loro vogliono solo a prendere tempo per mantenere le poltrone', dice il capogruppo del Carroccio al Senato Massimiliano Romeo.
'Nessuno vuole sedersi al tavolo con Renzi. Sento parlare di aperture o di chiusure ma il M5s vuole solo una cosa: che si apra al taglio dei parlamentari. Ci aspettiamo che la Camera possa votare la legge', è la posizione che Luigi Di Maio ha presentato invece in una diretta su Fb, nella quale ha accusato Salvini di 'mettere a rischio l'Italia, portando il Paese all'esercizio provvisorio'.
Redazione Pressa
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