Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'A Carpi troppo cemento e asfalto a danno del verde'. Lo ha affermato senza mezze parole, come è sua abitudine, l'ingegner Angelo Frascarolo, per tanti anni impegnato nell'ufficio tecnico dell'Ausl e del Policlinico di Modena, presidente del Comitato utenti della ferrovia Carpi-Modena, linea derelitta che per tanti anni ha suscitato le proteste (inascoltate per lungo tempo dalle Ferrovie regionali) dei pendolari lavoratori e studenti di cui Frascarolo era ed è il loro portavoce. Attualmente l'ingegner Frascarolo è il presidente della Consulta per l'ambiente del Comune di Carpi ed è in questa veste che parla con pessimismo della qualità dell'aria a Carpi e in generale del progessivo inquinamento atmosferico, alla stregua di quanto hanno fatto ambientalisti, associazioni impegnate nel settore della tutela dell'ambiente, ma anche semplici cittadini che muovono alla giunta comunale Bellelli l'accusa di continuare nella logica della politica dell'asfalto e del cemento a tutto danno del verde, del patrimonio arboreo e della qualità dell'aria, che come è stato detto negli ultimi tempi e come è stato provato dai dati, a Carpi è pessima.
'Le misure antismog basate solo sulla limitazione della circolazione automobilistica – dice l'ingegner Frascarolo – hanno un impatto limitato mentre invece occorre un cambiamento di rotta evitando nuove urbanizzazioni e cementificazioni del territorio preservando le aree verdi esistenti e creandone di nuove'.
Anche se su questo argomento Frascarolo è pessimista e lo dice apertamente: 'I progetti per i prossimi anni della amministrazione comunale prevedono la costruzione del nuovo ospedale, di due nuovi supermercati con annessi parcheggi e strade di accesso e di uscita ma nessuna piantumazione di alberi, il nuovo palazzetto dello sport, il Parco di Santa Croce che, pur essendo una iniziativa lodevole, necessiterà di strade di accesso, di parcheggi e di nuove costruzioni di accoglienza, cosi come la creazione di una succursale dell'Università di Modena oltre la ferrovia comporterà, anche in questo caso, altra cementificazione e altro asfalto, sempre a danno del territorio.
Senza scordare – aggiunge – che sull'area dell'ex Cantina sociale di viale De Amicis presto o tardi si arriverà alla costruzione di altra edilizia abitativa e dunque di altro cemento in pieno centro'.
Ma cosa si può fare allora, chiediamo all'ingegner Frascarolo, visto che le reiterate proteste degli ambientalisti e delle associazioni e dei cittadini costituitisi in Comitati di protesta e che hanno raccolto negli anni migliaia di firme per contrastare il taglio di alberi ad alto fusto e per scongiurare altra cementificazione a favore della grande distribuzione commerciale, non sono serviti a nulla.
Secondo Frascarolo, ambientalista da sempre, oltre che appassionato e cultore del settore, occorre, come diceva all'inizio, un cambio di indirizzo nella politica comunale per raggiungere l'obiettivo di avere meno cemento e meno asfalto e più verde per miglioare l'aria e la qualità della vita visto che siamo tra le zone più inquinate d'Italia, ma per salvaguardare anche la biodiversità e il microclima a tutto beneficio dell'aria che respiriamo e dell'ambiente carpigiano più che mai aggredito dallo smog atmosferico.
Cesare Pradella
Nella foto il sindaco di Carpi Alberto Bellelli
Cesare Pradella
Giornalista pubblicista, è stato per dieci anni corrispondente da Modena del Giornale diretto da Indro Montanelli, per vent'anni corrispondente da Carpi del Resto del Carlino, per cinque.. Continua >>