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Le amministrazioni locali, in particolare, maggioranza, sindaco e giunta, non si valutano per le promesse elettorali, ma sulla base dei risultati ottenuti nel corso del mandato, in relazione ai programmi presentati agli elettori. Per questo abbiamo studiato il programma presentato ai modenesi dal sindaco Muzzarelli per verificare quanto è stato effettivamente realizzato; ecco i punti salienti:
Le grandi infrastrutture devono essere completate per accrescere l’efficienza di sistema e l’intermodalità dei trasporti, tenendo conto che la logistica è un fattore essenziale di competitività. Non è necessario programmare nuove grandi opere, ma completare la rete: collegare lo scalo merci di Marzaglia con il sistema tangenziale, prolungare la complanare dell’Autosole fino a Modena sud e collegare la Nuova Estense, rendere efficienti gli accessi alla città da tutte le latitudini (Carpi e Campogalliano in primis, ma anche Mirandola, Castelfranco e le altre aree della provincia).
FATTO?
Il Comune investirà con priorità sulla manutenzione delle scuole, per la sicurezza di fiumi e canali, per la permeabilità dei suoli, per il contrasto del cambiamento climatico.
FATTO?
La città non dovrà più espandersi oltre i confini del piano regolatore…. privilegiando la rigenerazione, la riqualificazione e la densificazione urbana. L’uso del suolo sarà ispirato al criterio del consumo zero di territorio, in modo tale da preservare e migliorare la condizione di permeabilità dei suoli (ad esempio applicando la delibera del Consiglio Comunale 40441 del 7 aprile 2014 sulla edificazione delle aree di via Aristotele e via Cannizzaro), difendere il territorio rurale dalla rendita speculativa e orientare la filiera edilizia e delle costruzioni al recupero e alla riqualificazione edilizia e urbanistica.
FATTO?
La “cura del ferro” sarà sostenuta rendendo operativi gli impegni per le 6 tratte giornaliere verso Milano e Bologna che fermano in stazione e grazie alla qualificazione della rete ferroviaria metropolitana regionale, con la conferma della frequenza dei servizi e il completo rinnovo del parco rotabile, il collegamento ferroviario Modena-??Sassuolo potrà essere migliorato con un moderno mezzo elettrico di superficie, frequente, silenzioso, e accessibile.
FATTO?
L’area della stazione centrale, con il trasferimento della stazione delle autocorriere, dovrà finalmente diventare il principale snodo intermodale della mobilità urbana ed extraurbana e del trasporto pubblico, mentre lo snodo del trasporto merci farà perno sullo scalo di Marzaglia, liberando definitivamente il centro della città da ingenti volumi di traffico su gomma. Cambierà il ruolo ed anche il senso della Stazione Piccola, nata come fondale visivo del viale Medaglie d’Oro, che dovrà diventare una cerniera tra la linea di trasporto ed un nuovo asse ciclopedonale che connetta il centro con i quartieri a sud-est.
FATTO?
Per la mobilità urbana si continuerà ad investire sulla mobilità dolce e sicura: percorsi ciclopedonali, con una rete sicura e interconnessa, zone 30, aree a traffico limitato e pedonalizzate, diffusione di veicoli elettrici, ibridi e a basso consumo. Il potenziamento e la qualificazione del trasporto pubblico andranno perseguiti con la regolarità e frequenza dei servizi, la modernità e il confort dei mezzi, la circolazione in sedi proprie e protette e il preferenziamento semaforico.
FATTO?
Lo spostamento della linea storica della ferrovia, oltre a costituire una straordinaria opportunità di ricucitura e riqualificazione urbana del quartiere Madonnina alla città, offrirà l’opportunità di un riuso del tracciato dismesso per innovative soluzioni di collegamento in sicurezza a luoghi ad alta fruizione.
FATTO?
Franco Fondriest