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Mdp, con l'ingresso in giunta ci si lega le mani

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L'analisi di Giovanni Finali sul ruolo di Andrea Bosi: Di poltronite dicono che non si muore, ma averla allontana gli amici


Mdp, con l'ingresso in giunta ci si lega le mani
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Lungi da me l'idea di polemizzare eccessivamente. Della politica, ho sempre voluto essere 'solo' un attento osservatore e solo dopo il pensionamento ho tentato un'esperienza di lista civica, che, però è finita come si sa e successivamente ho cominciato a fornire 'consulenze' a chi me le chiedeva... Ed oggi osservo: il problema che si pone ora, non é di 'essere o non essere' supini alla maggioranza, non é di essere capaci (o meno) di mostrare la spina dorsale, soprattutto da parte di un 'gruppo politico' che si è appena costituito, come l'Mdp, che non esiste se non in relazione alla 'credibilità' che può essersi creata in ragione del rifiuto dell'involuzione destroide del Pd, sia a livello nazionale che, parlando di noi, a livello locale


 Tale formazione non é nelle condizioni di ambire ad un consenso elettorale tale da prefigurarla come maggioranza, almeno adesso (ma se parte cosi temo per molto tempo ancora) e, di conseguenza, il suo ruolo non può essere che di stimolare e pungolare chi 'governa' (tanto a Roma quanto a Modena) perché si decida o sia 'costretto' a decidere di perseguire politiche più attente e responsabili alle istanze della sinistra (detto in sintesi, ma vuol dire nuove politiche del lavoro, sostegno del welfare pubblico, perequazione nell'imposizione fiscale, sostegno alle politiche di pace, vicinanza ai più deboli).

Come può farlo?  Certamente continuando a studiare i problemi e le possibili soluzioni, con lo scopo di prospettarle a coloro cui spetta il diritto-dovere di amministrare.

Come deve farlo? Certamente avviando, nella maniera più ecumenica possibile, tanti spazi di confronto e di approfondimento, riscontrando, là dove esistono, la disponibilità e la competenza di tutti, cosiddetta 'società civile compresa.

Come e dove deve farlo?  Parto da alcune domande: (ragionando per ipotesi di scuola) sarebbe credibile che art.1 MDP avesse un Ministro all'interno dell'attuale compagine di Governo? Ed un'altra: se lo avesse, sarebbe in grado di influenzarne le decisioni, oltre la soglia della discussione? Oppure dovrebbe limitarsi a questo, prendersi la critica di ostacolare la maggioranza, di essere un gufo o tuttalpiù una civetta?  

Se non erro, art.1 MDP é nato proprio perché di tale ultima condizione ne aveva avuto abbastanza, sennò che senso avrebbe avuto.

Veniamo a Modena: la maggioranza che amministra la città  non é troppo 'diversa' da quella nazionale; a Roma stesso partito con in più l'Alfano, a Modena c'é un sindaco che rivendica di avere vinto un congresso, come Boschini. E' diversa solo perché annovera il sostegno di art.1 MDP, che contribuisce con un suo assessore, che a Roma sarebbe un ministro, che non c'é...

Sul ruolo di quest'ultimo, poi, c'é da fare un altra osservazione, proprio per ció che riguarda la delega al bilancio:  non c'é bisogno di aver frequentato scienze politiche e studiato diritto amministrativo o, quando c'erano, una delle scuole di partito... Per sapere che l'elaborazione di un bilancio comunale é, di prassi e di fatto, frutto di un'intensa collaborazione fra tutti gli assessori, che si mettono 'a rapporto' col ragioniere capo e coi suoi uffici (veri fulcri dell'operazione) e che le mediazioni politiche (e altre) sono sotto la diretta responsabilità del sindaco. Si tratta, per l'assessore delegato, di un indiscutibile incarico di prestigio, da 'ostentare', se crede, ma di assai limitata sostanza ed impegno, fatta eccezione dell'illustrazione al Consiglio comunale. Del resto se non ci fosse stata questa indiscutibile consapevolezza da parte di tutti, tale delega, per stare alla Modena dei recenti anni passati, sarebbe davvero stata affidata a forze politiche marginali (tipo Frieri per Rifondazione, o Colombo per i Comunisti Italiani). Tanto per non andar troppo lontano?

Quanto al 'dove', credo proprio che, se non all'opposizione pregiudiziale, art.1 MDP, in ragione delle motivazioni della sua stessa nascita, non dovrebbe fare parte della maggioranza modenese, ho già scritto più volte e detto a chi me l'ha chiesto, che ritengo giusto e corretto, quindi credibile, continuare a sostenere il programma di governo concordato alla data della competizione elettorale, ma nulla più garantito a priori.

 All'atto dell'insediamento della nuova Amministrazione, ho trovato 'naturale' che la nuova Giunta contemplasse al suo interno un rappresentante di SEL poiché con quel partito, il PD, partito risultato vincente, aveva stretto un patto elettorale, ho trovato anche convincente la necessità di questa presenza in ragione della considerazione che il 'peso' politico di SEL, con un solo Consigliere, sarebbe stato del tutto ininfluente sul voto del Consiglio (fatti salvi i meriti e la capacità di Marco Cugusi), e non avrebbe avuto altro 'luogo' ed altra possibilità per portare all'attenzione della maggioranza le tematiche di proprio interesse.

 Ma adesso é ancora così? Adesso, a differenza di allora, art.1 MDP dispone di 5 consiglieri, che, seppure non tantissimi, sono in numero sufficiente per avere privato il Pd della maggioranza necessaria per amministrare 'da solo. E, se vogliamo essere satanici, art.1 MDP potrebbe coi suoi voti, uniti a quelli dei 5stelle e di FI e Area Popolare (che non vedono l'ora) più quelli di per me Modena più CambiaModena. su una delibera 'spinosa' potrebbe 'mandare a casa la maggioranza'. Senza voler imitare Ghino di Tacco ed i suoi più recenti emuli, si può dire che la situazione che si é venuta a creare è significativamente diversa dalla precedente ed anche potenzialmente molto, ma molto condizionante. Nel bene, ovviamente.

 Un passo indietro: sappiamo tutti che la Giunta é un organismo collegiale ed unitario, si discute, si puó anche litigare, ma ogni decisione che viene adottata è di comune responsabilità. Nessuno si puó chiamare fuori e ritenersi estraneo.

Quando la decisione é posta al voto del Consiglio viene 'presentata' come tale: i Consiglieri che votano a favore, esprimono contemporaneamente fiducia a tutti gli assessori, i Consiglieri che votano contro, esprimono nei loro confronti disapprovazione e sfiducia. Ora, chi vuole trovare il pelo nell'uovo, potrebbe dire che la sfiducia potrebbe essere relativa a quella sola decisione e nulla più, ma, anche qui non serve essere un cronista dei lavori consiliari per sapere che é molto, molto difficile che un voto unitario di un gruppo porti ad una valutazione di questo genere.

 Non mi é difficile prevedere che il rappresentante in Giunta di art.1 MDP, allorquando porterà (se porterà) all'attenzione dei Colleghi le argomentazioni care a quella parte della sinistra che il suo gruppo vorrebbe rivendicare. Beh. sarà facilmente messo in minoranza, come si usa dire e non potrà portare a compimento i suoi sforzi (e succederà, sennó perché 'separarsi?) Al contrario, quando i colleghi porteranno all'attenzione altri tipi di argomenti che, diciamo così, contrastano con le linee di art.1 MDP (e succederà, sennó perché 'separarsi?) beh. altrettanto facilmente accadrà la medesima cosa. E quando in Consiglio saranno portate le deliberazioni frutto delle scelte adottate, quelle dell'ultimo tipo, per intenderci, come potranno i Consiglieri di art.1 MDP non approvarle, votare contro, sfiduciando il loro rappresentante nella Giunta? 

Non credo che lo potranno fare a cuor leggero. E se lo dovessero fare, il loro rappresentante dovrebbe dimettersi o 'uscire' dal gruppo e restare a titolo personale (é già successo, come sai, in un recente passato). Senza un proprio rappresentante, le posizioni di art.1 MDP sarebbero ben più 'libere' di guardare il merito delle proposte... e credo che sarebbe molto meglio per tutti. Non si sarebbe potuto evitare tutto questo?

Di poltronite dicono che non si muore, ma averla allontana gli amici

 Giovanni Finali

Nella foto la giunta al completo: l'unico sorriso è quello di Giulio Guerzoni

 

 

 


Giovanni Finali
Giovanni Finali

Educatore e Formatore, poi Coordinatore degli Educatori professionali del Comune di Modena, ha terminato la carriera presso la stessa Amministrazione in qualità di Istruttore Direttivo c..   Continua >>


 

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