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Modena può sperimentare una nuova democrazia

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Perch? non trasformare Modena nella prima città italiana a costituire una solida struttura deliberativa a supporto delle attività del consiglio comunale?


Modena può sperimentare una nuova democrazia
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Il sistema rappresentativo, perno attorno al quale si sviluppa la democrazia contemporanea, vive oramai da svariati decenni un periodo di crisi che ne mette in dubbio l'efficacia e la validità. Due elementi stanno alla base di questo “malessere” globale: il primo è l'aumento del tasso di astensione elettorale mentre, il secondo, è l'affermazione dei cosiddetti movimenti populisti (il “cosiddetti” è dato dalla mancanza di una definizione puntuale in merito al significato del termine “populismo”).
Le ragioni di questa frattura sono varie, si va dalla crisi dei partiti al ripiegamento regressivo della globalizzazione, e le conseguenze derivanti da ciò possono risultare pesanti e gravi per uno sviluppo equo e sostenibile della società. Soluzione più giusta per rimediare a questa situazione sarebbe un massiccio investimento in istruzione ma, affermare una cosa di questo tipo, può risultare quantomeno utopistico.

In tal senso vale quindi la pena di richiamare il punto di vista di James Fishkin, professore americano di scienze politiche, il quale, pronosticando con alcuni anni di anticipo quanto citato poco sopra, ha formulato un modello denominato “democrazia deliberativa”.

Questo prototipo politico si basa su di una campionatura della popolazione di riferimento che porta un gruppo rappresentativo della cittadinanza a discutere in modo approfondito questioni specifiche che riguardano la comunità. Il metodo di selezione è quello utilizzato per le indagini statistiche e le modalità di deliberazione sono strutturate su di un periodo di studio della materia che porta i cittadini scelti per questa iniziativa a formulare una riflessione ponderata e, soprattutto, informata. Il modello non si prefigge di essere un sostitutivo della democrazia rappresentativa ma, semplicemente, d'essere una stampella utile al suo funzionamento, uno strumento che va a raccordare le decisioni del corpo politico con le opinioni presenti all'interno della popolazione.

  La democrazia deliberativa è stata applicata in molti luoghi del mondo e gli esempi più importanti che possono essere portati in questa direzione sono l'ICC, struttura costituita dal parlamento irlandese che ha ridiscusso alcuni punti della costituzione, e il DBT, organismo danese che si riunisce periodicamente nell'andare a pronunciarsi su questioni etiche inerenti a cambiamenti scientifico-tecnologici.

Il sistema studiato da Fishkin permette di analizzare questioni di ogni genere e si differenzia in modo marcato e netto rispetto alla democrazia diretta che, dal punto di vista di chi scrive, si presenta come un meccanismo fallato e non perseguibile (le ragioni di questa affermazioni sono varie e meriterebbero uno spazio consistente che rischierebbe però di portarci fuori tema). Le cose da dire sulla democrazia deliberativa sarebbero molte altre e per questo vi invito ad approfondire la materia in modo autonomo (il professor Lewanski ha scritto alcuni libri sul tema che si prestano ad una scorrevole lettura), ora è giusto chiarire quale sia lo spunto di questo scritto e la motivazione che mi porta a comporre queste righe.

La città di Modena a breve dovrà eleggere il suo nuovo primo cittadino e, naturalmente, le varie forze politiche impegnate nella campagna elettorale si stanno sfidando, senza esclusione di colpi, su tematiche di vario genere. I propositi elettorali contemplano impegni dei più disparati ma, dopo un'analisi e comparazione fra essi, si può affermare che la democrazia deliberativa non compaia in modo articolato da nessuna parte.
Alcuni meccanismi inclusivi della cittadinanza sono presenti nel programma del Movimento 5 Stelle (che arriva a parlare di un bilancio partecipato), di Modena Volta Pagina e di Modena Ora (ambedue proponenti la possibilità di introdurre referendum confermativi) ma gli strumenti presentati afferiscono alla cosiddetta democrazia diretta e comportano quindi le problematiche conseguenti (per citarne due: l'auto-selezione dei partecipanti e la mancanza della formazione di una opinione informata).
Qua risiede quindi una proposta che è rivolta a tutte le forze politiche presenti in campo: perché non trasformare Modena nella prima città italiana a costituire una solida struttura deliberativa a supporto delle attività del consiglio comunale? Perché non far partire da qui una sperimentazione politica che può portare ad una riflessione futura effettuata su base regionale e nazionale?
D'altronde questa città presenta delle caratteristiche importanti che la rendono la candidata ideale a farsi carico di questo progetto: un consistente PIL pro-capite , un buon tasso di partecipazione elettorale ed un'ancora elevata dotazione di capitale sociale. Modena, la città del Festival della Filosofia, può costruire un modello di partecipazione degno di far partire un utile cambiamento non solo su base locale, ponendo all'attenzione generale una riflessione di lungo respiro.
Questo metodo potrebbe essere inizialmente sperimentato su tematiche specifiche che interessano la comunità (come il Polo Sant'Agostino o la famigerata Bretella) per poi venire esteso ad un supporto delle attività del consiglio comunale. In tal senso potrebbe essere utile verificare quanto avvenuto negli altri stati del mondo che ne hanno fatto utilizzo cercando di rendere preziosa la loro pregressa esperienza.
Giovanni Spadolini, ex-presidente del consiglio, affermava che una democrazia si definisce viva nella misura in cui il popolo vi tiene sopra le mani: nella situazione attuale le mani si stanno progressivamente ritraendo ed attuare meccanismi come quello appena citato risulta necessario affinché non si vada incontro a tempi ancora più incerti di quelli attuali.
Matteo Bursi
 

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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