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La strage quotidiana continua e senza fine di operai morti sul lavoro, che ha interessato anche la provincia di Modena, ha fatto sbottare i segretari nazionali della Uil Bombardieri e quello della Cisl Sbarra in dichiarazioni di fuoco sui ritardi governativi per misure che garantiscano la sicurezza sui posti di lavoro.
“E' necessario fare di più da parte del Governo Draghi e del ministro del lavoro Orlando - hanno detto i due sindacalisti di fronte ai tre morti al giorno di media in Italia sui posti di lavoro – perchè in un paese civile non è accettabile che si possa ancora morire sul lavoro con questa agghiacciante continuità”.
Aggiungendo che “siamo di fronte ad una vera e propria strage nazionale, una vera emergenza sociale e per questo chiediamo alla politica e al governo un impegno serio e concreto per aumentare i controlli che oggi sono pochi, attuare la riforma annunciata tempo fa che è rimasta sinora sulla carta, assicurare il coordinamento nazionale tra i vari organi di vigilanza e tra questi e le Asl cui competono i controlli sulla sicurezza. Per questo chiediamo al governo e al ministro del lavoro interventi immediati sui temi della formazione professionale, della riqualificazione e l'utilizzazione delle risorse dell'Inail sinora non spese”.
I sindacati fanno anche sapere che “attendono dal governo e dal ministro del lavoro l'apposito richiesto decreto che recepisca queste indicazioni e queste richieste sindacali nel quadro di politiche sociali in grado di dare risposte forti e immediate perchè sono ormai divenute inutili le rituali promesse, le assicurazioni e le belle parole di cordoglio per le morti ormai quotidiane nelle aziende”.
“E uscire dalla retorica delle grandi visioni fascinose e delle parole accattivanti per entrare invece nel concreto e fare subito quello che è necessario fare e quello che la gente normale richiede”, come ammoniva a suo tempo il filosofo marxista Federico Hegel. Che il post comunista Orlando, attuale ministro del lavoro, dovrebbe conoscere e ricordare.
Cesare Pradella
Cesare Pradella
Giornalista pubblicista, è stato per dieci anni corrispondente da Modena del Giornale diretto da Indro Montanelli, per vent'anni corrispondente da Carpi del Resto del Carlino, per cinque.. Continua >>