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Di buone intenzioni è lastricato il mondo, ma ancor più quello della politica. E allora, chi può dire no all’odg proposto da Giuseppe Pellacani di Energie per l’italia. Il testo è di quelli di buon senso e che può piacere a tutti; infatti, dopo aver sottolineato l’eccessivo numero di incidenti che coinvolgono i pedoni, chiede un monitoraggio degli attraversamenti pedonali per individuare quelli più a rischio.
Ovviamente, tutti d’accordo... a parole.
Ma veniamo ai fatti…
Che il modenese , quando si mette alla guida dell’auto, non sia molto propenso a rispettare i pedoni, è cosa fin troppo evidente; così come è evidente la scarsa attenzione a questo tipo di violazione del codice da parte della polizia Municipale.
Che i marciapiedi, sia pubblici che privati, siano spesso in uno scadente stato di manutenzione è altrettanto evidente, così come lo è il mancato incentivo pubblico alla loro manutenzione (anzi, chi lo fa, deve pure pagare la tassa per l’occupazione del suolo pubblico; una beffa).
Ma qualcosa si muove… In effetti, negli ultimi mesi sono stati effettuati alcuni interventi di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali con appositi salvagenti; cose che nel mondo civile si fanno da decenni e che da noi sembrano dei miracoli. Ma c’è dell’altro.
Ecco cosa ci ricorda, il 27/11/2018, l’ineffabile ufficio stampa comunale:
“SICUREZZA STRADALE, LAVORI ALLA CURVA SAN CATALDO-Mercoledì 28 novembre, se le condizioni meteorologiche lo consentono, sono previsti lavori di ripristino del manto stradale nella curva tra strada Cimitero San Cataldo e la Nazionale per Carpi a Modena. Proprio nei giorni scorsi la stessa curva era stata oggetto un intervento sulla segnaletica per indicarne la pericolosità, ….Nella curva, comunque, i tecnici comunali era già intervenuti due settimana fa per installare la segnaletica del limite di velocità di 30 chilometri orari in entrambe le direzioni. Un provvedimento previsto nel mese di agosto, anche sulla base delle segnalazioni giunta dai cittadini.
I tecnici installato anche un segnale di curva pericolosa con lampeggiante in entrambe le direzioni e hanno ripristinato la segnaletica orizzontale nella curva, ormai un po’ deteriorata, tra cui anche i rallentatori ottici di velocità.”
Vediamo meglio come stanno le cose: quella curva è pericolosa per le auto solo se viene affrontata a velocità eccessiva, mentre lo è sempre per i ciclisti e per i pedoni; infatti, la pista ciclabile di Strada nazionale per Carpi, si ferma proprio lì e non c’è modo di arrivare all’ingresso del cimitero in sicurezza.
E i pedoni? Vedere per credere; un marciapiede che parte largo un metro e poi, gradualmente si restringe in modo da far passare forse una sardina. E allora l’intervento riguarderà anche la sicurezza degli utenti deboli? No, per quelli basta approvare un odg e la coscienza è a posto.
Ma andiamo avanti. Ecco cosa ci ricordava lo stesso ufficio stampa solo tre giorni prima:
“SI RIQUALIFICA IL SOTTOPASSO PAOLUCCI-RAZZABONI-Le opere previste riguardano il ripristino delle strutture murarie, il rifacimento delle coperture, il tinteggio e la posa di un nuovo impianto di illuminazione, oltre che della segnaletica.”
Stiamo parlando di quello che viene chiamato sottopasso FIAT, perché serviva agli operai della nota fabbrica a superare la ferrovia dopo che venne chiuso il passaggio a livello. Nel corso degli anni successivi, soprattutto ad opera degli Amici della Bicicletta di Modena (FIAB), venne sollecitato un miglioramento funzionale della struttura e qui le promesse (parola d’assessore) si sprecano: dal completo rifacimento promesso da Sitta, alla ciclabile sul cavalcavia soprastante promessa da Giacobazzi. Per ora, qualche sistemazione dell’intonaco e poco altro, ma un meraviglioso odg, approvato all’unanimità.
Franco Fondriest
