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Gentile direttore, la pubblicazione del mio articolo che commentava l’intervista a lei rilasciata da Mauro Tesauro, ha prodotto una risposta dell’interessato molto precisa: Tesauro, anche al ballottaggio non voterà Muzzarelli. Siccome non voglio pensare che un educatore voti scheda bianco, o che si faccia annullare il voto, o che non si rechi alle urne, se si troverà a dover scegliere al ballottaggio, cosa prevedibile, tra Muzzarelli o un candidato sindaco della Lega, o del M5S, il suo voto andrà a uno dei due: Lega o 5S. Comunque saranno fatti suoi.
A me interessava riflettere sulle sue dichiarazioni, molte delle quali condivisibili, se non fosse che contrastano con tutta la sua appartenenza politica fino alla lite con il sindaco sul San Filippo Neri. Da Muzzarelli si è sentito scarsamente ascoltato, trascurato, umiliato, e questo emerge dalle sue dichiarazioni.
A parte il suo voto, mi pare giusto porsi interrogativi circa coloro che lo seguiranno o che bevono le sue rivelazioni senza porsi interrogativi, e comunque io scrivo i miei dubbi anche se lui li scambia per mie visioni di complotti. Libero di giudicare ciò che scrivo come meglio crede. Da sotto le lenti dei suoi occhiali mi vede anche agitato, ma come lui mi vede è solo un problema suo. Piuttosto visto che un fatto dell’aprile 2003 l’ha tirato fuori lui con queste parole: “Baldi, che anni addietro mi definì genialmente 'Saddam in bicicletta', stia sereno'.
Mi farebbe piacere se fossero i lettori a giudicare il contesto della mia affermazione, e a tale scopo le allego tutto l’articolo che pubblicò la Gazzetta di Modena.
Circa l’invito, di renziana memoria: “Baldi stai sereno”, farò in modo di assecondarlo, ma ricordando la fine dell’ex presidente Letta, mi tocco … perché questo linguaggio di sinistra, a metterla bene, qualche guaio lo crea. Io, a differenza di Letta, non ho presidenze da farmi fregare, ma può farmi venire l’orchite. Ecco l’articolo del 2003.
CHI RISPETTA LE REGOLE E’ DI CULTURA SOCRATICA, CHI NON LE RISPETTA E’ DI SCUOLA SADDAM.