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Non me lo sarei aspettato, anzi avevo supposto esattamente il contrario. Credevo, cioè, che Mauro Tesauro, giustamente disgustato dai toni assunti dal confronto-scontro con i responsabili politici del SFNeri, cui, negli ultimi giorni si erano aggiunti quelli di un'ex-collega (esponente PD) del CdA della Fondazione e, del tutto impropriamente, quelli del segretario cittadino del PD, il giovane Bortolamasi ... beh, credevo che avesse deciso di rassegnarsi al peggio e di buttare la spugna. Del resto aveva annunciato questa intenzione già all'epoca delle sue prime interviste giornalistiche e, detto in sintesi, avrebbe avuto tutte le ragioni per farlo, considerando anche che la sua vita è già piena dell'impegno di soddisfatto docente.
Dopo la sua lettera indirizzata al suo 'nominante' Muzzarelli, rimasta riservata per molto tempo, quando poi è stata resa pubblica, Tesauro ha dovuto subire l'offesa di essere un incapace ed un rinunciatario, per giunta affetto da non meglio precisate turbe psicologiche.
Insomma, si è preso delle offese che il nostro Sindaco, non nuovo a queste cose, non si è mai neppure lontanamente azzardato di rivolgere neppure al Presidente di Italia Nostra, per evitarsi conseguenti querele, prevedibilmente conoscendone le competenze giuridiche.
Con Tesauro, invece, dev'essersi sentito sicuro, al punto che, anziché preoccuparsi di affrontare un approfondimento delle 'questioni' da lui sollevate, ha preferito diramare un asettico comunicato stampa, poi pronunciato in Consiglio comunale e si é sentito autorizzato a cambiare le carte in tavola, trasformando (detto per semplicità) l'accusatore in accusato. Con la speranza di finirla a tarallucci e vino con la nomina del nuovo revisore dei conti e della nuova presidente.
Poi, deve aver pensato che tutto ciò non fosse stato sufficiente e deve aver tratto questo convincimento dal fatto che la polemica non si era arrestata e che gli stessi media non spegnevano i loro riflettori sul caso.
Ed allora deve aver chiesto al segretario del suo partito, al quale parrebbe tuttora appartenere, il giovane Bortolamasi, appunto, di intervenire con la sua autorevolezza e mettere la parola 'fine' alla querelle.
Quest'ultimo ha cercato di farlo, ma, haimé per lui, dimostrando una conoscenza dei problemi presenti al SFNeri pressoché inesistente, paragonabile alla mia sul mondo dei coleotteri, ha fatto un grosso buco nell'acqua. Una volta si sarebbe detto che 'si é tirato la zappa sui piedi.
Ed inoltre, pare, anzi é certo, è riuscito a fare ciò che prima di lui sembrava non potesse succedere. Evidentemente, con l'inconsistenza delle sue argomentazioni (credo in particolare quella del 'buon viaggio con la destra') deve aver toccato delle corde emotive e caratteriali, se non etiche e morali, che hanno spinto il suo 'bersaglio' umano a mettere da parte la sua rassegnazione, la sua pigrizia, credo innata com'é la mia, la poca voglia di rimettersi in gioco (non me ne voglia) ad un'età non proprio più giovanile e decidere di voler 'tornare in campo' sulla scena politica locale e portarci dentro la sua esperienza e la sua identità.
Personalmente, non posso che compiacermi di questa decisione e salutarla con molto apprezzamento. Non mi é ancora chiaro 'il come' e 'il dove' questo suo rinnovato impegno politico potrà collocarsi all'interno dell'ancor estremamente confuso panorama politico locale. Mentre sono chiare le idee, le opinioni, talune ricette per i problemi che affliggono la nostra Comunità.
E, per quanto mi riguarda, sono più che condivisibili ... e non solo da me... a giudicare da come questa notizia è commentata dai social.
Ciò mi basta per credermi legittimato a pensare che la polemica in atto un primo risultato l'ha già ottenuto.
Giovanni Finali