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Migliaia di persone sono giunte oggi a Roma munite di bandiere arcobaleno della pace, cartelli e striscioni per dire no alla guerra in Ucraina. Il corteo per la pace, promosso dalla piattaforma Europe for peace, è partito tra canti e slogan da piazza della Repubblica per giungere in piazza San Giovanni. All’evento era presente anche il presidente dem, Enrico Letta, che è stato contestato da alcuni manifestanti: 'Questa manifestazione è contro l’invio di armi in Ucraina, fuori i guerrafondai da questa piazza'. Fischi e 'buuuh' e 'guerrafondaio' hanno accompagnato il leader Pd.
'Sul nuovo decreto per l'invio delle armi all'Ucraina quando il governo presenterà una proposta la vaglieremo. Abbiamo sempre detto che lavoreremo in continuità con quello chi si è fatto e in linea con le alleanze europee e internazionali di cui facciamo parte.
Siamo a nostro agio in una piazza che chiede pace - ha detto Letta - e per noi pace vuol dire la fine dell'invasione russa. Questo è il punto centrale, la fine dell'invasione della Russia'.
'Mi dispiace che Letta non sia qui, qui non sarebbe stato contestato', ha dichiarato a riguardo Carlo Calenda a margine della manifestazione ‘Slava Ukraini’ organizzata a Milano dal Terzo polo per sostenere la resistenza ucraina. 'Qui c’è metà del Pd lombardo, nessuno avrebbe contestato Enrico Letta perché se c’è una cosa che va riconosciuta a Enrico Letta è la totale linearità sulla questione ucraina. E quindi qui sarebbe stato solo applaudito'.
'Una grande piazza, una potente partecipazione. Sulla pace non molliamo - ha detto a Roma il leader M5s Giuseppe Conte -. Siamo stanchi dell’escalation militare, ora vogliamo un negoziato e lo potremo avere solo chiedendolo con forza nelle piazze tra i cittadini'.
'Il Mediterraneo – afferma il leader della Cgil Maurizio Landini – è pieno di sommergibili che hanno testate nucleare che potrebbero distruggere tante parti d’Europa. I governi dicano di no a questa logica. Una rincorsa pericolosa che si ferma affermando la cultura della pace'.
Redazione Pressa
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