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La Provincia di Modena prevede di incassare nel 2017 dai cittadini e dalle imprese modenesi poco più di 56 milioni di euro, quasi un milione in più rispetto al 2015. La maggior parte di questi 56 milioni di euro derivano dalla quota Rcauto (di fatto il premio pagato per assicurare ogni mezzo in circolazione), per 27,8 milioni di euro, e dalla quota sulle trascrizioni al registro automobilistico (passaggi di proprietà e nuove immatricolazioni), per 23,7 milioni (due in più rispetto al 2015).
In pratica per effetto dell'andamento positivo principalmente del mercato dell'auto, tale nonostante la crisi, la Provincia prevede di incassare dal mercato dell'auto un consistente beneficio indiretto, in termini di risorse in entrata, a seguito di Rc auto e IPT.
A completare il quadro delle voci in entrata (ad aggiungersi ai circa 50 milioni di euro da IPT ed RC auto), c'è quella relativa alla tassa ambientale, versata con la tassa comunale sui rifiuti che per la Provincia ha generato un incasso, lo scorso anno, da 5 milioni di euro, e prevista tale anche per il 2017. Entrate che sommate le une alle altre formano 56 milioni di euro che la provincia prevede di incassare. Un bel tesoretto che lo Stato è prontoa a dilapidare. Di questi 56 milioni 37 (in costante aumento negli ultimi 3 anni, con 13 milioni nel 2014 e 28 milioni nel 2015), andranno a rimpinguare le casse dello Stato che a sua volta, però, continua a non riconoscere alle province quando dovuto per i servizi prestati e legati alla cosiddetta legge delega.
L'appello del Presidente della Provincia Muzzarelli ai parlamentari modenesi ha portato ad un coro più ampio delle richieste ma a pochi effetti. Perchè i soldi certificati in sede di bilancio garantiti dallo Stato almeno per l'esercizio delle funzioni sono assolutamente insufficienti a garantirle.
Perché se è vero che le entrate tributarie sono aumentate e la spesa corrente a carico della provincia si è ridotta passando dagli 83 milioni di euro nel 2015 ai 76 milioni nel 2016, è anche vero che lo Stato nel processo di eutanasia dell'ente provinciale, rimasto incompiuto, si prende più delle metà del gruzzoletto a disposizione. Al punto da rendere impossibile mettere in campo anche quelle funzioni minime che ancora la legge le garantisce anche sul fronte della manutenzione delle strade provinciali e della manutenzione degli istituti scolastici superiori.
Gianni Galeotti
Nella foto, il Palazzo della Provincia, in viale Martiri della Libertà, a Modena
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>