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'Ci sentiamo beffati, presi in giro. Da tempo, di fronte alle emissioni inquinanti ed odorigene della fonderia di via Zarlati in città, chiediamo l'installazione di una centralina attiva almeno un anno. Per garantire una misurazione in continuo e sul lungo periodo delle sostanze che escono dai camini e, come conferma la web cam accesa 24 ore sullo stabilimento, non solo. Oltre ad avere concesso l'installazione della centralina soltanto per 15 giorni (un periodo assolutamente insufficiente - ha affermato il consulente tecnico del comitato Pietro Bertolasi - per potere garantire un periodo rappresentativo'), il Comune e la proprietà, nell'ultimo tavolo tecnico al quale per la prima volta il Comitato è stato invitato, hanno accolto la nostra richiesta di avere una centraline monitoraggio degli inquinanti nella zona ma si sono limitati ad un periodo dei solo primi 15 giorni di novembre' - ricordano i componenti del Comitato.
Detto fatto. La centralina è arrivata, è stata posizionata al termine di via Don Zeno Saltini, tra le case con vista fonderia, è stata accesa ma (sorpresa), proprio nei giorni in cui con la fonderià è spenta. Questi del ponte per le festività dei Santi e dei defunti. 'Coincidenza? Volontà? Non spetta a noi cittadini dirlo, fatto sta che siamo esterrefatti oltre che delusi. Anche perché siamo esclusi anche dalle comunicazioni. Il Comune tace, Arpae tace? Perché non ci dicono come andranno raccolti i dati, con quelii modelli e se è normale e previsto che all'intero di un periodo di 15 giorni, siano compresi anche i giorni nei quali gli impianti della fonderia sono spenti'
'Fatto sta che questa è l'ennesima dimostrazione - prosegue il Comitato - di come l'amministrazione comunale manchi di rispetto al comitato e ai cittadini che da tempo chiedono semplicemente risposte sull'aria che ogni giorno respirano.
Prima ci hanno chiamato al tavolo tecnico provinciale, poi lasciati privi di qualsiasi informazione sull'attività e sulle modalità di funzionamento della centralina, poi la installano proprio quando la fonderia è chiusa. Una beffa' - affermano il Comitato.
'Un monitoraggio 'vero' deve svolgersi in continuo, sul lungo periodo, non certo in quindici giorni. Anche perché se dai 15 giorni previsti ne togliamo 3 o 4 (visto che riaccendere una fonderia significa aspettare giorni prima che possa tornare a pieno regime), il campione di giornate scelto per il monitoraggio si restringe al punto da diventare poco, anzi per nulla rappresentativo. Anche per questo rilanciamo la proposta di estendere da 15 giorni ad almeno 6 mesi il monitoraggio e l'attività della centralina. Se fosse possibile, saremmo disposti ad acquistare direttamente la centralina, anche se preferiremmo un'azione ed un sostegno corale chiamando in ballo anche le associazioni ambientaliste, a partire da Legambiente, (già 'casa' dell'assessore all'ambiente Alessandra Filippi), per definire un piano di intervento che sia chiaro, trasparente, rispettoso e risolutivo. Intanto attendiamo una risposta dall'Assessore sulla centralina accesa e la fonderia spenta'
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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