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Cosa si nasconde dietro l'ennesimo attacco al questore Fassari?

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Dal Siulp giudizi pesanti rivolti al questore Fassari, quasi offensivi, e che paiono sproporzionati rispetto agli eventi rilevanti (pochi) riportati nella nota del Siulp. Sembrerebbe più una sterile polemica le cui vere motivazioni non vengono citate. Altri devono essere i mal di pancia che spingono i poliziotti a una tale polemica al veleno.?Ricordiamo che il Questore Fassari è una figura di indubbio valore professionale. ?Ha guidato la squadra mobile di Palermo dall'86 al '94, ai tempi della strage in via D'Amelio dove perse la vita Paolo Borsellino. E' stato lui a recuperare la borsa del magistrato


Cosa si nasconde dietro l'ennesimo attacco al questore Fassari?
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Precisazione ai lettori: nell'articolo che segue era stato erroneamente associato il sindacato CGIL alla sigla Siulp, estensore della nota. Ce ne scusiamo con i lettori, e con la CGIL, specificando che la sigla sindacale dei lavoratori di Polizia associata alla CGIL è il Silp (Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia)


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L'ennesimo 'attacco' rivolto al questore di Modena, Paolo Fassari, ad opera del Siulp il sindacato di Polizia aderente  Pesanti critiche che  arrivano attraverso un altro comunicato stampa dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi, sempre dal Siulp, per il mancato invito al brindisi post Vasco.

Giudizi pesanti quelli rivolti al questore Fassari, quasi offensivi,  e che paiono sproporzionati rispetto agli eventi rilevanti (pochi) riportati nella nota. Sembrerebbe più una polemica le cui vere motivazioni non vengono citate. Altri devono essere i mal di pancia che spingono i poliziotti iscritti al Siulp a una tale polemica al veleno.

Ricordiamo che il Questore Fassari è una figura di grande valore professionale. Infatti ha guidato la squadra mobile di Palermo dall’86 al ’94, ai tempi della strage in via D’Amelio dove perse la vita Paolo Borsellino. E' stato lui a recuperare la borsa del magistrato. Poi, l’incarico alla squadra mobile di Catania fino al 2002 e successivamente la promozione come dirigente nella questura di Messina. L’attività professionale è proseguita sul fronte stradale, al comando della Polstrada di Reggio Calabria e di Napoli e del Compartimento della Puglia, Negli ultimi anni è stato dirigente del Compartimento di Torino. Poi il trasloco in Barbagia al comando della questura e dal 2016 Questore di Modena.

Nella nota stampa, come anticipato, ancora un riferimento al mancato invito al brindisi post Vasco;  'il Sig.

Questore se ne faccia una ragione, si prenda pure i meriti che vuole, ma da che mondo è mondo, senza la truppa non si va da nessuna parte'. Poi è lo stesso  Siulp a precisare  'non ci piace polemizzare...ma tra i vari compiti di un sindacato di polizia c’è anche quello di tutelare il prestigio del personale, che di ordine pubblico a Modena ne ha masticato a tonnellate e non ci serviva un Questore - con esperienza Nuoro - ad insegnare come si fa'. E ancora 'mentre i nobili si autocelebrano, il territorio è in fermento'. E via di questo passo. 

Insomma davvero poco rispetto alle problematiche di interesse per la città, dalla sicurezza ai migranti,  per citarne alcune. Del resto le priorità e le criticità, quelle sì tante, sono altre. L'impressione che resta è, come visto e accaduto troppe volte in passato, che le vere motivazioni di critica siano sollevate nei confronti di una figura, in questo caso quella del questore, che - magari combattendo il politicamente corretto - sta cercando di imprimere una svolta a dinamiche sedimentate e consolidate dell'ambiente in cui si trova ad operare. 

 Paolo Meis

Pubblichiamo di seguito integralmente il comunicato stampa

Ecco quanto scrivono nel comunicato stampa diramato nei giorni scorsi

'Tre giorni fa, su sollecitazione dei colleghi amareggiati, siamo stati costretti a criticare pubblicamente la scelta del Questore di Modena che ha deciso di festeggiare la buona riuscita dei servizi di ordine pubblico per il concerto di Vasco Rossi con tanto di taglio della torta con i soli funzionari della questura e gli organizzatori dello spettacolo dimenticandosi gli attori principali…ovvero il personale, quello che materialmente, in divisa e sotto il sole, con prolungamento obbligatorio dell’orario di lavoro fino a 18 e 24 ore consecutive, ha assicurato la vigilanza sul territorio in ogni ordine e grado. 

Non che interessi in particolare modo il pezzetto di torta, ma a nostro avviso sarebbe stato doveroso e giusto anche un riconoscimento pubblico a chi, per giorni è stato coinvolto dall’evento, con annesso il blocco delle ferie per tutti, durante tale periodo.

Abbiamo forse toccato un nervo scoperto perché stamattina il Questore ha divulgato una circolare allegando i ringraziamenti finora tenuti “nascosti” delle principali istituzioni modenesi, ovvero Prefetto e Sindaco, che già in data 4 luglio, ovvero ben 10 giorni fa, hanno inviato due belle lettere di apprezzamento per l’operato svolto dalle forze dell’ordine pregando il Questore di farsene portavoce con il suo personale.

Ora le cose sono due: o il Questore si è dimenticato di girarle, forse troppo impegnato a celebrare se stesso e i suoi funzionari, oppure sono state volutamente archiviate, e solo grazie al nostro intervento è stato stimolato a renderle pubbliche.

Anzi ad onore di cronaca, è stata fatta una letterina, compitino di quattro righe, indirizzata ai funzionari che dovevano girare al personale…cosa che ovviamente non è stata fatta!

Precisiamo che non ci piace polemizzare su queste cose che normalmente risolviamo internamente, e ci costa fatica anche solo parlarne, perché non siamo abituati a questi comportamenti altezzosi ed autoreferenziali, dai quali ci dissociamo, ma tra i vari compiti  di un sindacato di polizia c’è anche quello di tutelare il prestigio del personale, che di ordine pubblico a Modena ne ha masticato a tonnellate e non ci serviva un Questore - con esperienza Nuoro - ad insegnare come si fa.

Quindi Sig. Questore se ne faccia una ragione, si prenda pure i meriti che vuole, ma da che mondo è mondo, senza la truppa non si va da nessuna parte e francamente, con i suoi atteggiamenti incomprensibili, che non fanno onore al ruolo istituzionale che riveste, sta scavando un solco colmo di diffidenza e sospetto tra dirigenza e personale che difficilmente sarà ricomponibile in questo clima.

Intanto, mentre i nobili si autocelebrano, il territorio è in fermento per la situazione delle criminalità di strada, si organizzano ronde, si chiede, un agente per ogni quartiere, i media fanno la cronaca puntuale ed impietosa degli scippetti & rapinette giornalieri e da ultimo c’è persino chi spara.

Le carceri sono già strapiene, nonostante in Italia sia veramente difficile finire in galera e nonostante tutti gli “svuotacarceri”, “depenalizzazioni”, “amnistie”, “indulti” ed altre norme simili che statisticamente ogni tre anni svuotano le prigioni. I migranti e sedicenti profughi non si sa più dove alloggiarli e come assisterli e vi sono già le prime avvisaglie di tensioni con i residenti. Forse si inventeranno di mettere i militari in strada come fossimo a Beirut mentre le indagini languono ed anche la criminalità organizzata si fa più presente. Ma cosa avranno da festeggiare poi?  

E comunque ancora una volta ci faremo carico come sindacato che rappresenta i poliziotti di organizzare un rinfresco con tanto di torta e pasticcini per festeggiare con i colleghi la buona riuscita del concerto e ringraziarli per del loro lavoro'

La segreteria provinciale Siulp

 

 

 


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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