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'Il futuro del trasporto pubblico locale è una questione di poltrone'

'Il futuro del trasporto pubblico locale è una questione di poltrone'

La denuncia di USB, sindacato autonomo, in vista delle grandi manovre per le gare europee dove i gestori locali dovranno affrontare i competitor europei


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'Quei sindacati che in estate firmano di tutto senza confrontarsi con i lavoratori, ora chiedono aiuto agli stessi per far valere le loro firme, ma l'assurdo è che quando capiscono che quello firmato è una “Caporetto” anche per loro, allora rafforzano la richiesta di aiuto, minacciando scioperi. Chi ci guadagna, chi ci rimette?' Considerazioni e domande provocatorie ma di merito da parte dell'USB Lavoro Privato di Modena.

Un settore, quello del trasporto pubblico, che così come quello energetico, si prepara alle grandi gare europee e che obbligano anche chi, come TPER e Seta, ha il controllo della gestione, è obbligato a confrontarsi con competitor europei. 

'La Regione Emilia Romagna - afferma il sindacato autonomo - propone una HOLDING, rafforzando di fatto il ruolo di Tper (la quale ha già il controllo di Seta, detenendo la maggioranza relativa) come azienda di trasporto pubblico, per fare fronte comune all'invasione degli speculatori nei trasporti. Ma chi ha voluto che questo accadesse, privatizzazioni, liberalizzazioni?

La Politica cerca di mettere al riparo le proprie poltrone, e chi paga alla fine è il cittadino, con servizi ridotti e sempre più scadenti - afferma il sindacato.
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'In Seta si rispecchia tutto questo, i Sindacati hanno il terrore che vengano applicati gli accordi da loro stessi sottoscritti (temendo la reazione dei lavoratori), l'Azienda li rivendica per rimanere agganciati al treno della Regione, per rimanere aggrappati alla propria poltrona, e non scendere dal progetto innovativo.
In Seta per non perdersi questo processo, hanno pensato bene di peggiorare i turni, creando gruppi di lavoro di serie A, B, e C, stravolgendo contratti, regole ed eccedendo in arroganza che la fa da padrona.
I malumori ormai coinvolgono tutti, una situazione che la Dirigenza ha sottovalutato, ritenendola normale, di normale in Seta non rimane niente, nel calcio se una squadra non gira si cambia allenatore.
I Giocatori, quelli che ogni giorno escono su un circuito cittadino e provinciale non certo facile da affrontale, con difficoltà di mille sfaccettature, quali colpe hanno?
Si è arrivati al punto di non ritorno, ora bisogna mettere in campo il buon senso, quello di cui è mancato nell'ultimo anno.
Anche il Comune di Modena ci mette del suo, ha convocato i sindacati già più volte per sottoscrivere la clausola sociale per le future gare del trasporto pubblico, e per motivi vari di conseguenza più volte disdetto l'incontro.
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USB rimarrà vigile sullo stato dell'arte e metterà in campo tutto quello che è nelle norme per riportare tutti gli attori alla ricerca del buon senso perduto'


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