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'Il nuovo Piano Urbanistico sarà la mia eredità'

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Giancarlo Muzzarelli, nel suo incontro di fine anno con la stampa, rilancia i grandi progetti ancora sulla carta. E richiamando Beccaria, conferma un buco trentennale nella capacità di elaborare una visione di sviluppo


'Il nuovo Piano Urbanistico sarà la mia eredità'
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Dalle ex fonderie all'ex Amcm, dalla riqualificazione dell'ex mercato bestiame al comparto Nonantolana. E' un lungo elenco di progetti fissati sulla carta da almeno 20 anni e non ancora realizzati quelli che il sindaco di Modena elenca nuovamente nell'appuntamento annuale con gli organi di informazione modenese. Un elenco di opere e progetti da inserire ed armonizzare nel nuovo Piano Urbanistico Generale, in gestazione da anni e che nel 2022 dovrebbe concretizzarsi in tutte le sue fasi procedurali, dall'adozione all'approvazione. Un Piano Urbanistico che lo stesso Muzzarelli considera dichiaratamente la propria eredità politica. Per una città che, riprendendo le sue parole, dovrebbe costruire un futuro degno del proprio passato. Terreno scivoloso, questo, per chi oggi dopo 8 anni di mandato ripromette cose che erano sul piatto e nel programma già del 2014 e, anzi, lo erano anche prima.

'Futuro degno del passato' - afferma il sindaco.

Terreno politicamente scivoloso, appunto, confermato tale nel momento in cui come esempio di passato 'degno' del futuro il sindaco riporta la memoria allo slancio politico e di visione che la città ebbe agli inizi degli anni '90. Quasi a confermare quel buco nei 30 anni che seguirono, di cui spesso si parla, e che ci riportano non tanto alla visione, ma sicuramente ad una visione, della Modena del futuro. Una visione che negli anni successivi è stata congelata, in parte cancellata, in parte rinnegata, come la realizzazione di nuove strade (vedi complanarina che il sindaco annunciava come imminente allo stesso incontro con la stampa due anni da), e in parte abortita. Lasciando interi comparti ex industriali e contenitori storici dismessi, vuoti, anch'essi orfani di una visione politica capace di unire in una prospettiva di città definita sviluppo urbanistico, economico, ambientale, culturale, infrastrutturale e sociale.

Capace di trainare investimenti e non di essere vincolati da essi.

Un ventennio almeno in cui la politica ha smesso di interrogarsi e di darsi risposte su cosa la città era, non sarebbe più stata a causa delle trasformazioni sociali ed economiche, e cosa sarebbe dovuta diventare. Una mancanza di visione che ha bloccato progetti infrastrutturali, che ha fatto perdere di fatto a Modena il treno alta velocità (Muzzarelli a quei tempi era Vicepresidente della provincia con ampie deleghe), che ha svuotato di anima e di orizzonte ogni progetto moltiplicando i non fatti e i dietro front: da Cittanova 2000, alla fascia ferroviaria nord, fino ad arrivare al comparto al più attuale ex Civ&Civ o alla stessa Amcm. In cui non è più la prospettiva politica e di progetto a motivare investimenti e ad attirare i finanziamenti, ma sono i finanziamenti vincolati e i centri di potere che motivano progetti. Vedi diagonale verde. Nella prospettiva in cui il governo della città si esplica non nella capacità di costruire futuro (come ama ripetere come un mantra Muzzarelli), ma nella mera gestione del potere. Non più politica capace di indirizzare finanziamenti e progetti ma finanziamenti e centri di potere capaci di dettare l'agenda politica ed i progetti. Dal Sant'agostino all'ex Estense dalle ex fonderie al compato dell'ex mercato bestiame inserito nel piano periferie. Spazi, luoghi e contenitori sacrificati sempre più da progetti non motivati da idee di sviluppo e per questo finanziati, ma finanziati a patto che si presenti un determinato tipo di progetto. Il sindaco, su questo punto, è stato chiaro:

'Ad oggi è di 24 milioni l'ammontare delle risorse assegnate al Comune di Modena per progetti di riqualificazione urbana candidati ai bandi statali. In queste risorse anche i 14,3 milioni del bando 'Pinqua' per rigenerare il quadrante da via Nonantolana verso l'area nord. Un comparto anch'esso vittima del grande progetto abbandonato di riqualificazione della fascia ferroviaria nord che prevedeva anche la realizzazione di importanti vie stradali di collegamento a nord e sud della ferrovia e sull'asse est-ovet, le cosiddette gronde.

Inoltre 'entro il 31 dicembre - dice il sindaco Gian Carlo Muzzarelli - dovremmo avere una risposta sul bando nazionale rigenerazione a cui abbiamo candidato la trasformazione delle ex Fonderie riunite' di cui si parla da 25 anni. 'Un progetto rilevante per il futuro della città per creare nell'immobile riqualificato 'l'hub strategico delle start up dell'automotive'.

E da qui si continua con ciò che da almeno 20 anni viene annunciato ma ancora non è. 'Altro progetto in corsa per un finanziamento è poi quello sull'ex Enel per completare gli interventi sullo stabile ex Amcm. Il Comune è inoltre al lavoro sui bandi per l'edilizia scolastica e sta ragionando con la Regione sull'allocazione di altri sei milioni già assegnati all'amministrazione per altre strategie. Considerata anche la partita dei fondi regionali derivanti dal Pnrr, 'siamo davanti ad una potenza di fuoco senza precedenti', commenta Muzzarelli. 'Ma Modena non avrà fretta nè negligenze: non cercheremo risorse tanto per spenderle, ma saremo coerenti con le scelte che abbiamo tracciato e poi dovremo fare attenzione a cosa avviene a valle degli investimenti per evitare che siano insostenibili'

Gi.Ga.


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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