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'Mi diverte molto vedere che il nostro ministro dell'Interno Matteo Salvini e il suo gruppo politico non abbiano mai partecipato ai lavori per cambiare le politiche europee sull'immigrazione': cosi' esordisce Cecilie Kyenge in un intervento davanti ai ragazzi della Scuola di Politiche, in visita al Parlamento Europeo. Cecile Kyenge, esponente del gruppo dell'Alleanza progressista e Socialisti e Democratici dal 2014, non la manda a dire a chi sostiene che l'Unione europea non abbia fatto nulla per cambiare le procedure di immigrazione, e alza la voce contro le recenti dichiarazioni del nuovo ministro dell'Interno. 'Salvini sta creando confusione nella gente, nemmeno lui sa di quello che parla', aggiunge l'europarlamentare, spiegando che in realta' sulle modifiche al Trattato di Dublino si e' gia' discusso molto e che sia lui che il suo partito non hanno mai partecipato alle votazioni in merito o si sono sempre opposti.
'Vorrei ricordargli che quando avevamo proposto il sistema di ricollocazione dei migranti in tutti gli stati membri dell'Unione il primo che aveva opposto resistenza era stato proprio il suo amico Orban', aggiunge Kyenge riferendosi alle lusinghe di Matteo Salvini verso il presidente ungherese. 'Qualcuno deve mettere fine a questa specie di guerra- aggiunge la parlamentare riferendosi a Soumalia Sacko, il sindacalista e migrante ucciso due giorni fa in Calabria- ma a quanto pare chi ha il titolo per farla e siede a un ,inistero non lo fa e invece infiamma il Paese. Scommetto che se avessero sparato a un italiano sarebbe successo finimondo, se continuiamo cosi' andremo verso processo del 'mi faccio giustizia da solo'.
Continua Kyenge: 'Io credo che noi tutti dovremmo fare un passo indietro e dovremmo cominciare a parlare di rispetto dei diritti umani e di pari opportunita'', continua dura Kyenge scontrandosi con le parole del neo ministro dell'Interno.
Forte, promette, sara' anche la sua opposizione al nuovo governo. 'Io sicuramente non staro' zitta e quindi faranno molta fatica a farmi stare zitta'. A partire dal fatto che 'abbiamo ideato un piano scritto che si basa su dieci punti fondamentali', spiega Kyenge descrivendo il progetto ideato dalla Commisione Libe, della quale fa parte, per cambiare le politiche sull'immigrazione. 'Tutte le politiche sull'asilo devono essere cambiate. A partire dai trattati di Dublino arrivando ai regolamenti riguardo, ad esempio, le procedure di rimpatrio e alla questione delle liste dei paesi di origine sicuri'. In piu', fondamentale sara' 'investire sulle cause profonde che spingono una persona a migrare'. Secondo Kyenge, alla base delle migrazioni 'ci sono soprattutto le disuguaglianze e la prima causa e' quella della poverta''. Anche le politiche d'integrazione pero' secondo Kyenge dovrebbero cambiare, riferendosi alle persone gia' presenti sul territorio italiano. 'Non dimentichiamo che ci sono gia' persone che vivono gia' qui da tempo, anche se viene fatta passare come una sorta di invasione. Queste persone devono essere integrate, e se manca questo processo si rischia di creare un disagio e uno scontro'. 'Che tipo di Paese volete?', la parlamentare conclude il suo intervento interrogando gli studenti sul futuro. 'Dovete pensare che quello che succede al vostro vicino di casa succede anche a voi e dovete capire che per costruire un Paese e' necessario fare comunità'.
Redazione Pressa
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