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L'Emilia-Romagna dovrebbe poter contare su un momento di tregua per quanto riguarda l'accoglienza dei migranti. A quanto si apprende, infatti, nel summit regionale di questa mattina in Prefettura a Bologna e' emerso che, almeno per ora, non si annunciano nuovi arrivi.
Non si placa pero' la polemica politica sul tema, rinfocolata ieri dalle parole della vicepresidente della Regione Elisabetta Gualmini, che si e' detta contraria agli 'sbarchi illimitati', affermando di condividere 'pienamente' l'allarme della Lega nord, e ricordando che 'nei primi dei mesi di quest'anno, rispetto al 2016, c'e' stato aumento del 18%. Se si continua cosi' potremmo superare la quota dei 200.000 migranti accolti in Italia, limite oltre il quale il sistema rischia di non tenere'.
Ma dal consigliere regionale del Carroccio Stefano Bargi arriva una sonora bocciatura per il Partito democratico, per cui 'sul tema migranti la sveglia suona fuori tempo massimo, mentre sindaci e consiglieri si smarcano dalle 'direttive nazionali''.
Per Bargi, infatti, i dem 'realizzano l'emergenza solo ora, per inseguire un elettorato che gli sta voltando le spalle'.
Peraltro, sostiene il leghista, 'i dati della Farnesina parlano di un 4-5% di persone che fuggono realmente da guerre, mentre l'Italia accoglie il 95% degli arrivi in Europa. Continuare cosi' significa legittimare un'invasione che avra' gravi conseguenze economiche e sociali'. Non manca una stoccata al Governo, 'che ostacola chi vuol fare chiarezza sul fenomeno delle Ong straniere che hanno messo in piedi un enorme business'. La ricetta per risolvere il problema, secondo Bargi, si sintetizza in tre punti: 'chiusura delle frontiere, messa al bando delle Ong che fanno affari con gli sbarchi, e rimpatri forzati, per costringere l'Europa a non voltarsi dall'altra parte'.
Redazione Pressa
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