Modena, la presidente commissione femminicidi critica Amadeus: 'Grave frase sulle donne'

Data:08 Febbraio 2020 - 00:07 / Categoria: Quelli di Prima
Autore: Redazione Pressa

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Valeria Valente, senatrice PD, a Modena ospite del convegno sul codice rosso: 'Sul passo dietro agli uomini è ancora più grave che non si sia reso conto di ciò che ha detto'. Ma la platea mugugna. E scatta anatema sulla società patriarcale

Modena, la presidente commissione femminicidi critica Amadeus: 'Grave frase sulle donne'

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Amadeus, conduttore di Sanremo 2020, che alcuni giorni fa aveva pronunciato (ma subito spiegato e giustificato), la frase 'Francesca è stata scelta perché sa stare con un grande uomo, un passo dietro', è finito nel mirino critico anche di Valeria Valente, senatrice PD, presidente della commissione parlamentare fimminicidi. Ospite del convegno Unimore dedicato al Codice Rosso (provvedimento di legge approvato dal governo Lega-M5S e sul quale la senatrice Valente si astenne), alla presenza dei rappresentanti Polizia di Stato, Carabinieri e del Procuratore Capo Paolo Giovagnoli, la presidente ha criticato Amadeus non solo per la frase in se ma soprattutto il modo in cui lo stesso conduttore si sarebbe giustificato ('Quel “passo indietro” si riferiva alla scelta di Francesca di stare fuori da riflettori che inevitabilmente sono puntati su un campione come Valentino Rossi'). Tutto inutile. Giustificazione inaccettabile. Come dire 'la pezza è peggiore del buco'.

E così la senatrice insiste, generando i mugugni tra la nutrita platea di ospiti e studenti, intervenuti per sentire parlare di codice rosso, il provvedimento introdotto che consente interventi veloci per perseguire gli autori delle violenze di genere. 'Ritengo che il modo in cui Fiorello ha spiegato la sua frase sia altrettanto grave'. Ancora Mugugni. La presidente se ne rende conto e afferma 'Non vorrei buttarla tutta su Fiorello'. Ci mancherebbe. E così dal conduttore si Sanremo il fulcro del discorso della presidente si risposta sul tema della violenza di genere e all'anatema contro la società patriarcale, che definisce la cornice culturale nel quale si innesta la violenza di genere

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