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Con le proposte sul tema della Dodicesima ora, la sostenibilità, si chiude la presentazione delle proposte programmatica del Laboratorio civico, trasformatosi in Lista civica, Modena Ora.
“Abbiamo affrontato 12 valori con proposte concrete e cercando di disegnare una idea di città nuova e alternativa, fuori dalle logiche ideologiche e partitiche – spiega Cinzia Franchini -. Per sintetizzare il nostro contributo abbiamo realizzato un volantino schematico (sotto) che riassume brevemente le nostre 12 Ore. Si tratta di una base dalla quale partire, realizzata in questi mesi di lavoro del nostro Laboratorio poi sfociato in lista civica. Una base che può essere migliorata con l’aiuto di tutti.
L’auspicio di fondo è che la campagna elettorale che Modena si prepara ad affrontare sia incentrata sulle proposte, sulla visione di Modena e sul confronto tra idee anche profondamente diverse, per costruire insieme ai cittadini una città migliore”.
Ed eccole dunque le proposte dei civici sull’ultimo tema del loro programma, quello riguardante appunto la Sostenibilità.
Traffico
“Traffico congestionato in sempre più strade all'interno della cintura urbana, aumento dei livelli di inquinamento, incremento del numero di incidenti stradali: è questo il bilancio di anni di politiche insufficienti sulla mobilità. Il cui modello, fondato su un utilizzo ancora nettamente prevalente dell'auto privata per gli spostamenti (67%), deve essere cambiato con scelte strutturali idonee a favorire un maggiore ricorso a mezzi alternativi all'auto stessa – affermano i civici -.
È certo importante riqualificare e riorganizzare il servizio reso dagli autobus Seta anche incentivandone l'uso riducendo il costo della corsa singola, ma per migliorare l'alternativa modale al veicolo privato, il trasporto pubblico locale deve diventare competitivo con l'auto. Il piano sulla mobilità urbana, risalente al 1996, è ampiamente superato e pertanto va rivisto.
Consumo zero
“Modena ha un patrimonio edilizio che in netta prevalenza risale agli anni Settanta e che necessita di interventi di ristrutturazione e di miglioramento energetico. A questo va aggiunto il fatto che ci sono migliaia di alloggi sfitti e che vaste aree, originariamente nate per ospitare siti produttivi, sono in stato di abbandono e in non pochi casi in una situazione di progressivo degrado. In un quadro di questo tipo sarebbe stato illusorio anche solo pensare a consumare nuovo suolo, rendendo edificabili aree verdi ed agricole. Eppure, come dimostrano il caso dell'area di Vaciglio, il raddoppio del centro commerciale I Portali e i dati del rapporto 2018 di ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, anche l'amministrazione Muzzarelli ha scelta la strada dell'espansione urbana – continuano i civici -. Lo slogan cavalcato dalla Regione con la nuova legge sull'urbanistica e dalla stessa Amministrazione Muzzarelli “consumo a saldo zero” deve diventare “consumo zero”. Consumo zero significa costruire un Piano Regolatore (l’attuale andrebbe rivisto con urgenza) fondato esclusivamente su riqualificazione e rigenerazione e che, partendo da una mappatura precisa degli immobili industriali/artigianali abbandonati, studi, in accordo con i proprietari, una loro demolizione/conversione. Consumo zero significa mettere in campo, con il nuovo Piano Regolatore, un insieme di norme urbanistiche che permetta di attivare, anche con incentivi ad hoc per proprietari e imprese del settore edile, percorsi di riqualificazione urbana, di efficientamento energetico del patrimonio edilizio, di attrazione di imprese green e hi-tech in aree interessate da programmi di riqualificazione urbana da oltre venti anni (Fascia Ferroviaria su tutte), che non vedranno mai la luce”.
Garage Ferrari
“Si parla da anni della necessità di rendere il centro storico più vivibile e attrattivo, alleggerendo la pressione di traffico in seno ed attorno ad esso prodotto dai furgoni per la consegna di merci agli esercizi del centro stesso. Ad oggi tutti i tentativi condotti, a partire dal progetto City Porto fino alla revisione degli orari di consegna, non hanno prodotto alcun concreto risultato. L'idea è quella di creare, all'interno del garage “Ferrari”, una sorta di “scalo” per le consegne in centro storico (da effettuare solo con mezzi elettrici), messa a disposizione gratuitamente delle società di autotrasporto e di altri operatori economici che se ne vogliano servire, con l'obiettivo di razionalizzare la movimentazione delle merci dirette ai negozi della zona ZTL e, conseguentemente, ridurre l'impatto ambientale ed acustico e l'occupazione degli spazi pubblici da parte dei veicoli commerciali destinati alla distribuzione delle merci”.