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C'è soprattutto, anzi quasi solo il popolo leghista, al Paladozza di Bologna, gremito da 5000 partecipanti, per il lancio ufficiale della campagna elettorale per la presidenza della regione e della candidata leghista (questa sera ufficializzata da Salvini come unica del centrodestra), Lucia Borgonzoni. Un evento iniziato in ritardo (per il blocco di alcuni pulman di militanti leghisti bloccati dal corteo dei centri sociali), aperto dal giornalista televisivo Mario Giordano ('grazie anche perchè è venuto qui gratis', sottolinea Salvini), e proseguito con l'intervento, in attesa della star, del sindaco della Ferrara 'strappata' dalla Lega al centro-sinistra, Alan Fabbri. Sul palco sale anche Zaia: 'Vincerà la Borgonzoni, molti mi chiedono cosa faremo al governo della regione. Io dico che porteremo l'esperienza di altri governatori di altre regioni come il Veneto dove per esempio quando si libera un posto di lavoro lo si da prima ad un veneto che ad uno del resto del mondo'.
Poi c'è Salvini, con un lupetto marrone, senza alcun richiamo né al verde né all'azzurro. Il leader leghista, già immortalato da migliaia di selfie fuori e dentro al Paladozza, è carico. E' un fiume in piena. Alterna a slogan ad effetto, sintesi di proposte di programma e critiche. Dal piano nazionale al locale. 'Questo governo è un danno per il paese. Ogni giorno si inventano una nuova tassa. E il debito aumenta. Di Maio e Zingaretti non hanno capito che il debito diminuisce solamente se si diminuiscono le tasse'
Le bandiere leghiste sventolano. A decine. Solo due di Forza Italia, che finiscono per fare notare ancora di più l'assenza di altre forze politiche della coalizione. Che poco prima Salvini ha dichiarato essere d'accordo e convergenti sul nome di Lucia Borgonzoni come candidato unico del centro destra. Salvini entra in temi regionali.
'Vogliamo semplificare, ridurre la burocrazia. Anche qui, in questa terra di lavoratori, dobbiamo smascherare le false cooperative e sostenee i nostri agricoltori e allevatori. Uno dei primi provvedimenti al governo? Aiutare le mamme ed i papà, andando ad aiutare le famiglie che non possono pagare le mense più care d'Italia'. Poi il tema dell'immigrazione: 'Monsignor Biffi diceva che non esiste il diritto di invadere un paese, come sosteneva che l'Europa è cristiana o musulmana. Noi non vogliamo escludere nessuno, ma vogliamo chiudere i porti, non come questo governo'
'Abbiamo bisogno di donne e uomini liberi. Dal 26 gennaio toglieremo l'abitudine di chiamare Bologna 'Rossa', dal 26 gennaio di rosso, in Emilia-Romagna, ci sarà solo la Ferrari'
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>