Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Continua in Assemblea legislativa la discussione sulla chiusura dei punti nascita di Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia), Borgotaro (Parma) e Pavullo nel Frignano (Modena). Paolo Zoffoli (Pd), relativamente alla chiusura dei tre punti nascita, ha parlato di “percorso chiaro, anche da parte dell’assessorato”, evidenziando che “le chiusure, una decisione dolorosa, non sono motivate da scelte di natura finanziaria ma per mantenere la sicurezza sanitaria nei territori”. Lega nord, Movimento 5 stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia-An, negli undici atti presentati, avevano chiesto alla Giunta di riproporre la richiesta di deroga al ministero della Salute per Castelnovo, Pavullo e Borgotaro, oltre a valutare la riapertura dei punti nascita di Porretta e Lagosanto. Gli atti sono stati tutti respinti.
E se la battaglia dell'opposizione di centro destra e del Movimento 5 stelle è concentrata sulla ricerca delle possibilità politiche per revocare la decisione di chiudere i punti nascita, il PD punta tutto sugli investimenti promessi per gli ospedali dopo la chiusura dei punti nascita, considerando la chiusura come frutto di un processo non più revocabile. Da archiviare per andare oltre.
Il Consigliere PD Zoffoli parla di 'percorso chiaro da parte dell'Assessore alla Sanità Venturi' parlando di 'chiusure dolorose, non solo motivate da scelte di natura finanziaria ma per mantenere la sicurezza sanitaria nei territori'
Fatto sta che nessuno, in ambito politico, vuole rimanere col cerino in mano della responsabilità della chiusura definitiva. Definitiva fino a prova contraria. Per i comitati che all'inizio della settimana si sono trovati nel partecipato appuntamento di Pavullo, la Regione, proprio in funzione dei propri poteri, se ci fosse la volontà politica, avrebbe la possibilità di opporsi alle valutazioni della commissione del Ministero della salute.
Che per Pavullo sarebbero sostenute dalla centralità del presidio per tutto il territorio e da quelle criticità riscontrate dalle valutazioni della commissione tecnica regionale che ha istruito la pratica inoltrata al Ministero e che conferma la necessità di strutturare percorsi rafforzati di assistenza per tutte le donne residenti nei comuni dell'alto frignano, una media di circa 40 casi all'anno, che potrebbero trovarsi in condizioni di oggettiva difficoltà od emergenza nel trasferimento al più vicino ospedale di Sassuolo. Un dibattito che continuerà nell'appuntamento pubblico fissato per il prossimo 24 ottobre al cinema teatro Mazzieri di Pavullo allla presenza del Presidente della Provincia Muzzarelli, dell'Assessore regionale alla sanità Venturi e del numero 1 dell'Ausl di Modena Annicchiarico.
Nella foto, il Consigliere regionale PD Paolo Zoffoli
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>