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Il 'Sì' non ce l'ha fatta. A Carpi il quorum per il Referendum Consultivo Comunale su Aimag non è stato raggiunto. La soglia del 50% è rimasta lontanissima. Si sono infatti recati ai 45 seggi 14.454 elettori sui 61.872 chiamati al voto, per una percentuale del 23.36%. Lo spoglio delle schede ha comunque visto la stravittoria del Sì (14102, 97.84%) contro i 311 voti per il No (2.16%), voti nulli e bianchi 41.
Il quesito sul quale i cittadini si sono espressi era il seguente: “Volete voi che il Comune di Carpi non venda le azioni Aimag e che esprima il voto contrario, nell’assemblea dei soci, ad operazioni di incorporazione o fusione societaria?” e che avevano diritto di voto i cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune, tutti i residenti non cittadini italiani iscritti all’anagrafe da almeno un anno, purchè avessero raggiunto il sedicesimo anno di età all’atto della votazione, ed infine i cittadini italiani residenti iscritti all’anagrafe del Comune di età compresa tra i sedici e i diciotto anni al momento della votazione.
“Permettetemi di iniziare ringraziando tutti i dipendenti comunali e i volontari della Protezione Civile che hanno permesso il regolare e ordinato svolgimento della giornata referendaria odierna - ha commentato il sindaco Alberto Bellelli -. I cittadini di Carpi si sono espressi e prendo atto del risultato svolgendo alcune riflessioni. La prima è sul referendum come strumento: per la seconda volta in pochi anni ci troviamo di fronte ad un non raggiungimento del quorum e questo impone a tutta la politica una riflessione seria sull’attuale Regolamento che norma questo strumento di partecipazione. Credo che per fare in modo che sia utile e per non spendere risorse dell’ente locale vada coinvolto il Consiglio comunale per una sua modifica”.
“La seconda riflessione è sull’esito chiaro della consultazione di oggi: non ero contro il referendum in sé e rispetto assolutamente la partecipazione dei cittadini.
Credo però che la questione fosse davvero mal posta e che questo abbia finito per tenere lontano tantissime persone dai seggi. Ho rispetto anche per queste, naturalmente, non vedo vincitori e sconfitti ma continuerò ad ascoltare i cittadini come ho sempre fatto. Infine al termine di questa campagna referendaria alla quale non mi sono sottratto nel mio ruolo di sindaco vorrei rimarcare poi che indipendentemente dall’esito di questa consultazione l’acqua è e rimane pubblica (e un bene demaniale inalienabile) perché lo dice non il Sindaco Bellelli ma la legge dello Stato. Assieme al Patto di Sindacato di Aimag e ai colleghi Sindaci lavorerò poi al fine di mettere l’azienda nelle condizioni di essere più competitiva rispetto alle future sfide che la attendono”.
Redazione Pressa
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