236 nel 2011, 15.378 nel 2012 e 13.678 e 13.493 nel 2013 e 2014. La stragrande maggioranza di questi rifiuti, ovvero il 67%, viene prodotto dalle aziende ospedaliere pubbliche della nostra regione e destinati agli inceneritori anche di altre regioni come Lombardia, Veneto e Marche. Il fatto però che l’Emilia-Romagna sia diventato un vero e proprio polo nazionale per i rifiuti sanitari lo dimostra la circostanza che, sempre nell’anno 2015, i flussi di rifiuti sanitari in entrata, trattatati in prevalenza nella provincia di Forlì, sono stati complessivamente 37.759 tonnellate cioè quasi tre volte i rifiuti sanitari prodotti nel territorio regionale”.
Uno di questi è quello denominato “on-site” e che permetterebbe di adoperare una soluzione efficiente, dal punto di vista ambientale, per la gestione di questi rifiuti in modo da ridurne la pericolosità e ottimizzarne la raccolta, il trasporto e lo smaltimento.
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