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Dal Pnrr arriveranno alla sanità modenese risorse per 47 milioni di euro: saranno investiti per il potenziamento della rete territoriale e le nuove tecnologie. Tutti i progetti sono stati illustrati dal direttore generale dell'Ausl, Antonio Brambilla, alla Conferenza territoriale sociale e sanitaria, presieduta dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli, che si è tenuta ieri in Provincia in presenza di sindaci, autorità sanitarie, Università e Regione. Posto che 'i tempi sono molto stretti visto che tutti i progetti finanziati devono essere conclusi entro il 2026', ricorda Brambilla, tutti i sindaci hanno condiviso la strategia di potenziare la rete territoriale delle Case della salute (nel Pnrr denominate Case di comunità) e ospedali di comunità (Osco) anche sulla base dell'esperienza maturata durante la pandemia.
Nel piano territoriale, oltre 35 milioni di euro sono destinati alla realizzazione o ristrutturazione di 14 Case della salute, tre Osco e sette centrali operative territoriali, mentre quasi 12 milioni saranno investiti per investimenti tecnologici.
Per le Case della salute, in particolare, sono previsti investimenti pari a oltre 21 milioni, per realizzare 14 interventi tra nuove realizzazioni, ristrutturazioni e ampliamenti. Tra le nuove Case della Salute in programma spiccano quelle di Carpi, San Felice sul Panaro, Vignola, Pavullo e Pievepelago oltre a quelle di Modena, in via Panni e all'ex ospedale estense. Per quanto riguarda gli ospedali di comunità, ai tre già aperti a Fanano, Castelfranco e Soliera si aggiungeranno tre strutture a Modena, Vignola e Sassuolo, per un investimento di quasi 12 milioni. Sulla tecnologia, inoltre, sono previste risorse da quasi 12 milioni per l'acquisto di 14 diagnostiche radiologiche in tutti i distretti, tre ecografi di senologia a Modena e Carpi, due mammografi a Mirandola e Finale Emilia. All'ospedale di Baggiovara, inoltre, saranno acquistati un angiografo, sette diagnostiche radiologiche, un mammografo e un ecografo di senologia; al Policlinico arriveranno due Tac, un angiografo, un acceleratore lineare, sei diagnostiche radiologiche e tre ecografi di senologia. Nel piano provinciale, sempre con risorse del Pnrr, sono previste anche sette nuove Centrali operative territoriali (Cot) che avranno una funzione di 'coordinamento tra i diversi servizi'.
Redazione Pressa
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