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'Finanziamento straordinario per mettere in sicurezza le strade del territorio appenninico in vista del periodo invernale, finanziamenti dedicati per la manutenzione straordinaria delle strade urbane, in particolar modo per le criticità più stringenti, che comportano seri rischi alla sicurezza dell’utenza e agire nell’ambito del percorso di rivendicazione di maggiore autonomia, per rivendicare la gestione pubblica della rete autostradale regionale con imputazione diretta'. Sono queste le proposte avanzata dal consigliere regionale ex M5s Gianluca Sassi all’interno di una interrogazione, facendo presente che esistono numerose criticità sul territorio regionale “partendo dal viadotto Rio Piazza dell’Autostrada del Sole che collega Bologna a Firenze, un gigante fragile, che dopo lavori per realizzazione della Variante di Valico nessuno ne parla, ma le preoccupazioni per gli abitanti del luogo sono forti e le rassicurazioni non sembrano essere correlate da documenti tecnici che lascino alle spalle ogni dubbio sulla sicurezza, nel periodo di massima criticità furono registrati spostamenti di tre centimetri in cinque mesi”.
Sassi prosegue mettendo in evidenza che “in Romagna l’E45 continua a destare molte preoccupazioni che dovrebbero comportare verifiche tecniche a ponti, viadotti, gallerie” – spiega inoltre Gianluca Sassi – “in quasi tutte le Province i Piani per la messa in sicurezza e miglioramento della rete viaria provinciale, sono rimasti lettera morta e continueranno a restare lettera morta, fino a quando le Province saranno dotate di appropriate condizioni finanziarie, di cui le Province non dispongono, a causa delle scelte nefaste del precedente esecutivo nazionale, che ha tagliato i fondi lasciando le competenze in capo alle Province.
Tali Piani per la messa in sicurezza delle strade provinciali rappresentano un ampio catalogo di criticità da smottamenti dovuti a frane, buche rattoppate in mal modo in anni addietro, che continuano ad essere presenti, a vere e proprie interruzioni di viabilità” - sul tema fa presente Sassi – “si espressa anche la Corte dei Conti, lanciato un pesante allarme ed affermando che le Province sono strette tra la riduzione di risorse da un lato e il permanere di funzioni a cui devono far fronte dall’altro, tra cui mantenere la transitabilità in sicurezza della rete stradale provinciale”. Prosegue “ogni anno, infatti, in Emilia-Romagna a causa della cattiva manutenzione delle strade vi sono numeri d’incidenti riguardevoli, al punto tale che abbiamo i premi assicurativi tra i più alti d’Italia, la strada statale 309 Romea (SS 309) viene identificata come una delle 10 strade più pericolose d’Italia”. Ecco perché nella sua interrogazione Gianluca Sassi chiede alla Giunta di intervenire con finanziamenti regionali ed evitare di caricare sui feriti d’incidenti automobilistici costi sanitari per le cure, quando vi è responsabilità altrui, addebitando tali costi alle compagnie assicurative.
Redazione Pressa
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