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Una inaugurazione con diversi fuori programma, che hanno modificato tempi e modi previsti nel cerimoniale programmato al secondo dall'Assessore Fernanda Paganelli, per l'inaugurazione, attesa da anni, delle scuole medie Frassoni di Finale Emilia. Simbolo della ricostruzione post-terremoto e allo stesso tempo di uno dei più grandi scandali della ricostruzione, legato alla scoperta dell'utilizzo di cemento depotenziato e al conseguente avio all'inchiesta avviata dalla Procura e non ancora conclusa ma che per gli anni successivi alla prima inaugurazione costrinse la scuola a rimanere chiusa. Fuori programma che prima hanno riguardato la pioggia che esattamente alle 10.30, orario di inizio della cerimonia, ha fatto capolino, obbligando a trasferire all'interno dell'aula magna l'inaugurazione. Poi, nel corso degli interventi che hanno preceduto il taglio del nastro (dall'On.
Maurizio Ferraresi, componente della commissione giustizia, nonché cittadino finalese, in rappresentanza del governo, l'Assessore regionale all'istruzione Patrizio Bianchi, e del Sindaco di Finale Emilia Sandro Palazzi), l'arrivo, accolto dagli applausi di una trentina di finalesi che hanno attirato l'attenzione delle centinaia di presenti, dell'ex sindaco di Finale Fernando Ferioli che dopo l'inaugurazione ufficiale delle scuola costruita ex novo, fu investito, insieme al comune, dall'inchiesta csul cemento farlocco. Inchiesta che mise i sigilli alla scuola fino ed oltre al tempo delle elezioni che l'allora forza di governo PD, espressione anche sindaco Ferioli, perse anche sulla scia della campagna di delegittimazione che scatenò anche a livello nazionale. 'Eppure noi non c'entrava nulla. Ho passato anni di angoscia che continuano ancora. Angoscia ogni qual volta passavo davanti a questa scuola bellissima, che avevamo inaugurato ma che doveva rimanere chiusa.
Amarezza che rimane anche in un giorno di festa e soddisfazione per l'apertura, perché abbiamo verificato che in questi anni le verifiche effettuate non hanno apportato a nessuna modifica e oggi la scuola apre nelle stesse condizioni nelle quali era stata chiusa'. Un passaggio, quest'ultimo più volte ribadito da Ferioli. Un impegno, quello di Ferioli, ha affermato il Sindaco Palazzi 'condotto con la coscienza del buon amministratore che si muove nell'unico interesse della collettività'. Parole importanti quelle del sindaco Palazzi, che strappano un nuovo applauso ma che sembrano non bastare a lenire le ferite che Ferioli esprime ancora nello sguardo e nelle parole, anche quando gli parliamo di una riappacificazione. 'Sono solo contento che i ragazzi possano entrare a scuola lunedì e auguro buon lavoro a chi c'è ora ma ricordo che ci sono documenti che hanno contribuito a scaricare su di me responsabilità che hanno la firma anche di chi c'è oggi'
Il Sindaco Sandro Palazzi
L'Assessore Paganelli richiama tutti all'ordine. Fuori piove, all'interno dell'aula magna, dove sono presenti circa 300 persone, c'è caldo, troppo frusio e gli interventi devono ancora finire. Il sindaco sta parlando, l'ultimo intervento il suo, prima del taglio del nastro, che avviene insieme ad alcuni ragazzi che da lunedì saranno sui banchi a seguire le lezioni su lavagne elettroniche di ultima generazione, e accompagnata dalla banda formata dagli stessi ragazzi della scuola. Che suonano l'inno alla gioia e l'inno nazionale. Poi visita alla scuola, svuotata per anni, dopo la campanella da lunedì tornerà a suonare.
'Siamo felicissimi - afferma la dirigente dell'istituto Annalisi Maini - siamo al termine di una vicenda incresciosa ed è bellissimo che da lunedì i ragazzi possano iniziare e vivere l'anno scolastico in una scuola bella, moderna e all'avanguardia, capace di garantire il diritto all'istruzione.