Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Il Sindacato ed i lavoratori in lotta avevano ragione e continuano ad avere ragione'. Cisl, Uilt, Faisa e Ugl salutano così inequivocabile con cui delle ispezioni dell'ispettorato del lavoro chiamato a verificare ciò che i sindacati denunciano da mesi, ovvero il ricorso quasi ordinario, da parte dell'azienda, agli straordinari obbligatori. Tema caldo e sentito soprattutto dagli autisti che tra pause e ore alla guida arrivavano anche a dovere sopportare turni di 11 ore al giorno. Un problema posto al centro e alla bese di numerose mobilitazioni e giornate di sciopero.
'Dopo i tanti silenzi e le mancate risposte da parte dell'azienda, ci siamo rivolti all'ispettorato del lavoro che ha accertato violazioni alla normativa sullo straordinario, sul riposo settimanale e sulle ore di guida continuative ex art.5 della Legge 138/58”.
'L’esito della verifica Ispettiva - affermano in una nota congiunta le segreterie del fronte sindacale dal quale nel dicembre scorso si è staccata la CGIL - da una risposta forte ai tanti “silenzi” e alle tante richieste di incontro inoltrate alla proprietà'. Da qui l'affondo dei sindacati all'indirizzo della dirigenza Seta: 'Il CDA di Seta, gli Azionisti, i Dirigenti sono i responsabili di quanto sta ancora accadendo in Azienda e del disagio provocato ai cittadini. Pertanto,anche a fronte della certificazione delle violazioni che confermano la fondatezza delle motivazioni della nostra vertenza, riteniamo che i vertici di Seta farebbero bene a dimettersi'.
E da qui, l'appello e la critica arriva agli azionisti pubblici di Seta, ovvero i comuni ed enti locali, chiamati ripetutamente sulla vertenza in atto. Su tutti il Comune di Modena che nei prossimi giorni, dopo la scadenza di queste ore fissata per la presentazione delle candidature alla presidenza, dovrà scegliere il successore di Vanni Bulgarelli, uno dei presidenti più contestati della storia della società.
'Chiediamo che le Proprietà di Seta - affermano i sindacati - escano dall’indifferenza e diano al più presto una
nuova Governance all’Azienda Seta con amministratori ,nel rispetto dei ruoli, capaci di recuperare le normali relazioni industriali che sono uno strumento indispensabile per affrontare il futuro di Seta e del Trasporto Pubblico Locale'.
E nella nota in cui il fronte sindacale sembra volersi togliere alcuni sassolini dalle scarpe non poteva mancare una stoccatina alla CGIL, che dal dicebre scorso è uscita dal fronte siedendosi al tavolo con l'azienda, accusando in alcune occasioni Uil, Cisl, Faisa e Ugl di essere legati ad “oscure logiche”. 'L'unica cosa a cui siamo legati - affermano - sono i problemi dei lavoratori. Le violazioni accertate dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Modena confermano che Seta è fuori dalla legalità e dalla sicurezza e auspichiamo che lo confermi anche la
Procura della Repubblica'
Nella foto, i lavoratori aderenti a Cisl, Uil, Faisa e Ugl in un recente presidio davanti all'azienda
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>