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Vaciglio, nessun passo indietro sulle 550 case. 'Ma miglioreremo la viabilità'

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Il sindaco e l'assessore Vandelli questa mattina hanno presentato le modifiche al comparto Vaciglio. Il Comune promette ascolto ma va avanti con le case: 'Accolte le richieste avanzate con le 700 firme che chiedono di migliorare il progetto non di bloccarlo'


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Punta tutto sulla modifica e sull'anticipo nella tempistica di realizzazione della rete viaria al servizio del nuovo comparto, e sull'aumento della quantità di verde pubblico per circa 5000 metri quadrati rispetto alle previsioni del 2014 (elementi contenuti e chiesti anche nell'istanza dei cittadini supportata da 700 firme depositate in Comune) la risposta del Comune ai cittadini che in massa protestano contro la realizzazione del comparto via Vaciglio Morane.

'Non vogliamo uno scontro ma un confronto nel merito dei problemi'- ha detto il sindaco nella conferenza stampa alla presenza dell'Assessore Vandelli per tracciare il punto della situazione. 'Un confronto che abbiamo garantito anche negli ultimi anni nelle assemblee con i cittadini del giugno del 2015 così come nel 2017. Ponendoci sempre nella modalità dell'ascolto e del recepimento delle istanze dei cittadini'.

In sintesi il comparto va avanti, con la conferma dei 550 nuovi alloggi previsti.

Frutto di accordi che riportano anche alle precedenti amministrazioni, relativi ad un area già individuata dal PRG come edificabile dal 1975, anche se oggi ancora verde.

Il Sindaco porta con sé in conferenza stampa le 700 firme raccolte e depositate dai cittadini in Comune (le 5000 raccolte on-line non hanno valenza istituzionale e di fatto non vengono prese in condierazione), specificando che nel documento che le accompagna (e che le firme stesse sostengono), non viene chiesto di bloccare il progetto ma di modificarlo. Ed è ciò che stiamo facendo. Ho chiesto direttamente ai privati costruttori di realizzare le opere viarie ancora prima della fine dei lavori del primo stralcio da 125 alloggi'

In particolare si tratta delle strade di collegamento e delle rotatorie di via Vaciglio, via Liguria e via Morane di accesso al comparto, oltre alle infrastrutture di potenziamento della rete idrica, per garantire la giusta pressione ai rubinetti delle nuove case.

Opere che il Sindaco ha chiesto, ed ottenuto, siano realizzate contestualmente al via dei primi interventi sulle abitazioni

La risposta al Comitato #mobastacemento

In risposta al Comitato “MObasta cemento” il sindaco, pur riconoscendo la legittimità di chiedere di azzerare tutto, ha rivolto l’invito a considerare anche altre “legittime istanze”: la domanda di alloggi in classe A e di alloggi a prezzo calmierato (la metà di quelli alle Morane sarà a prezzo più basso del 30 per cento rispetto al mercato libero), i diritti acquisiti dalle imprese e i costi che comunque la collettività dovrebbe sopportare nel caso di cancellazione del piano. Circa 10 milioni che andrebbero tutti a carico delle casse del Comune che dovrebbe riversarli sulla collettività.  “Non si tratta di un fulmine a ciel sereno – ha aggiunto – siamo disponibili a confronti di merito ma alla fine dobbiamo fare sintesi e prenderci la responsabilità di governare la città”.

Le modifiche al progetto

L’assessore Vandelli ha illustrato nel dettaglio le modifiche apportate al Piano con la proposta di Variante: le modifiche alla viabilità (eliminazione della dorsale principale, zone 30, eliminazione del proseguimento di via Latina mantenendo il collegamento ciclo-pedonale), l’ampliamento del verde pubblico di oltre 4 mila metri quadri (da 33 mila e 900 metri quadri a 38 mila e 200), la riduzione delle altezze degli edifici (al massimo sei piani fuori terra e nell’area centrale del comparto), edifici con classi energetiche uguali o superiori alla classe A4 per un minore impatto ambientale delle emissioni e minori costi di gestione.

“Il Piano particolareggiato – ha chiarito Vandelli – era stato già approvato a novembre 2014, dopo un iter che conta diversi passaggi in Giunta e in Consiglio comunale, fino all’atto di trasformazione del comparto”. In particolare, rispetto a un'area considerata edificabile fin dal Prg del 1975, a luglio 2010 è stato presentato da parte della proprietà una proposta di accordo di pianificazione, approvato dalla Giunta comunale nello stesso anno e stipulato a giugno del 2011. La variante relativa alla trasformazione dell’area F è passata in Consiglio comunale nel 2012 per l’adozione e, dopo un periodo di deposito per raccogliere eventuali osservazioni, è stata approvata nel 2013, dando il via libera alla realizzazione di 550 alloggi. “Senza l’approvazione dell'attuale variante in discussione – ha proseguito Vandelli – non si cancella il Piano, ma si torna a quello già approvato, il cui impatto viene attenuato dalle modifiche proposte”.

Con l’accordo perequativo di pianificazione, l’area F è stata trasformata in area residenziale edificabile privata per il 20 per cento, mentre il restante 80 per cento dei terreni è stato ceduto all’Amministrazione (un 20 per cento dei quali potrebbe essere destinato ulteriormente alla realizzazione di alloggi, in questo caso in edilizia convenzionata e social housing). Il comparto oggi è già in una fase attuativa: il Comune ha già acquisito le aree di cessione e alle aree private è già stata attribuita la potenzialità edificatoria.

“Abbiamo chiesto ai privati di contestualizzare il progetto con l’esistente – ha proseguito – mantenendo la connessione con il canale verde presente nella zona attraverso un aumento della dotazione di oltre 4.000 metri quadrati non solo di prato ma di alberature, oltre alla previsione di verde privato. Nel comparto, inoltre, non è prevista una mobilità di attraversamento, ma una zona 30 con priorità ai pedoni. Tutta l’area sarà interessata da un sistema di piste ciclabili e da una grande zona pedonale”.

Più verde (un canale centrale tra i lotti di edilizia libera e quelli di edilizia convenzionata oltre ad altre fasce verdi di uso pubblico); lo spostamento dell’asse viario in posizione più centrale rispetto al comparto mantenendo un’area cuscinetto al confine ovest; edifici più bassi rispetto al previsto (5 piano più il piano terra) con un minore impatto sul già costruito; la realizzazione di una rotatoria su via Vaciglio e una su via Morane di servizio al comparto, e contestualmente della rotatoria tra via Morane e via Liguria per sciogliere un importante nodo viario.

“Il comparto verrà sviluppato con gradualità”, ha aggiunto Vandelli. “Il primo stralcio prevede la realizzazione dell’area dedicata al social housing per l’affitto con prezzi calmierati, destinata a giovani famiglie e persone che vengono a Modena per studiare e lavorare. Insieme a questi 125 alloggi – ha proseguito – verranno realizzate le tre rotatorie e le opere idriche necessarie a risolvere i problemi di pressione della zona. A seguire – ha concluso – abbiamo ipotizzato stralci da due palazzine ciascuno, pari a 50 alloggi”.

Gianni Galeotti

L'intervista al Sindaco


Redazione Pressa
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