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'Il sindaco fu senza dubbio saggio nel decidere di inserire nella sua squadra di Giunta un avvocato come assessore all'urbanistica, scelta bizzarra sulla carta, ma utilissima, visto che lungo tutto il periodo della consigliatura Giancarlo Muzzarelli e la maggioranza si sono dovuti confrontare con la pesantissima eredità del “sittennio”, che si concluse proprio con le dimissioni del super assessore Daniele Sitta. La costruzione del comparto Morane-Vaciglio è senza dubbio il caso più caldo, paragonato da molti a quello della piscina al Parco Ferrari, è stato la scintilla che ha fatto scaturire una vera e propria civile rivolta contro le politiche del Pd'. Così in una nota il leghista Stefano Soranna.
'L'acquisizione da parte del Comune e il conseguente accordo coi costruttori nell'autunno del 2010 era frutto di una visione urbanistica totalmente insensata, ma soprattutto, nel 2013, un comitato di residenti decise di procedere formalmente con un ricorso al TAR chiedendo l'annullamento del provvedimento comunale.
Il ricorso è tuttora pendente, ignorarlo e procedere pare davvero poco serio e rispettoso dei cittadini, vorremmo peraltro ricordare un precedente significativo: la demolizione di alcuni edifici all'interno dell'area ex AMCM, attuata dal Comune e dichiarata illecita dal TAR in conseguenza di un ricorso di Italia Nostra. Errare è umano, ma perseverare è diabolico. Il Comune ha, inoltre, spesso cercato di 'terrorizzare' i cittadini annunciando sanzioni milionarie per un'eventuale rescissione del contratto, cifre che sono tutte da stabilire (ci piacerebbe conoscere i calcoli di Muzzarelli), utilizzate dal primo cittadino e dalla maggioranza per cercare di dissuadere i 'ribelli' dal continuare la loro battaglia; per rispetto alla nostra intelligenza e a quella dei modenesi, non citiamo neppure la mitica fila di ingegneri alle porte di Modena, affamati di case o il bosco urbano - continua Soranna -.
Il progetto è fuori dal tempo per ragioni molto semplici: il traffico innanzitutto, nuove case significano un traffico più intenso, più inquinamento, più malattie; i costi per il Comune legati al progetto non sarebbero indifferenti, ci sono le spese per le barriere anti rumore, la rotatoria di via Morane, l'incremento della rete idrica, in parte a carico del privato, ma in buona parte a carico dell'amministrazione. La richiesta di case in affitto a Modena esiste e si può quantificare in qualche centinaio all'anno, riguarda principalmente studenti e lavoratori che rimangono in città per periodi brevi (pochi anni), bisogna quindi mettere a disposizione risorse per il recupero degli appartamenti vuoti o danneggiati da inquilini poco civili (magari morosi), parliamo in questo caso di migliaia di appartamenti, ad esempio in via Paganini, Via Mantegna, Viale Gramsci; recentemente il consigliere regionale Stefano Bargi ha ricordato all'amministrazione che sarebbe opportuno il recupero dello studentato di via Delle Costellazioni, ora principale punto di riferimento in città per i richiedenti asilo, gestiti dalle cooperative Caleidos e L’Angolo. La strada è nota, più investimenti nelle periferie per la loro riqualificazione ed attuare una vera rigenerazione urbana. Il sindaco e le forze di maggioranza fermino perciò questa follia'.
Redazione Pressa
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