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Per la cura e la manutenzione ordinaria del verde pubblico di strade piazze, parcheggi per gli anni 2017 – 2019, il Comune di Modena pagherà 1 milione e 413mila euro più iva, ad un'associazione temporaea di imprese che si è aggiudicata l'appalto proponendo un ribasso di oltre il 19% su una base d'asta di 1 milione e 752 mila euro più iva.
E' quanto ufficializzato ieri dal Comune di Modena con il dispositivo di affidamento dell'incarico pubblicato sull'albo pretorio
L'associazione temporanea di imprese (ATI), alla quale da ieri è stato affidato il servizio, è costituita da una serie di ditte specializzate nel settore, quasi tutte con sede nella zona est della provincia di Modena, nel distretto di Castelfranco Sono 4 quelle che si divideranno il servizio ed i soldi assicurati dal Comune: La Cav. Emilio Giovetti S.
r.l., con sede in Via Vignolese a San Donnino, la BIOVERDE Servizi S.r.l., con sede in Via Per Spilamberto a Cesario Sul Panaro (Mo), la FEA S.r.l., con sede in Via Manzolino Est a Castelfranco Emilia (Mo) e la Boschiva s.r.l. con sede in via Santa Liberata a Spilamberto.
Il patrimonio verde dell'intera città, comprendendo anche aree private ad uso e fruizione pubblica, si aggira sui 9 milioni di metri cubi, ovvero circa 50 metri quadrati per abitante. La spesa per la manutenzione negli anni è diminuita. Basta pensare che 7 anni fa si aggirava - affermava l'ex Assessore Arletti rispondendo in consiglio comunale ad una interrogazione sul tema - sui 2,3 milioni di euro. 'Una cifra che - affermava lo stesso assessore - sarebbe stata anche più alta nel caso in cui non si fossero attivate delle collaborazioni con singoli privati od organizzazioni di cittadini, chiamati ad occuparsi delle cosiddette aree di vicinato. Un esperienza non certo nuova nuova grazie all'esistenza dei gruppi di cittadini che si occupano della pulizia e della manutenzione di aree verdi ad uso sia pubblico che privato.
E guardando alle cifre attuali, con base d'asta al di sotto di due milioni di euro e con un ribasso di oltre il 19% a parità di verde di cui occuparsi con la stessa qualità di servizio, si è indotti a pensare o che il ricorso al volontariato sociale per la manutenzione delle aree verdi sia aumentato o a sperare che la qualità del servizio non subisca variazioni.
Redazione Pressa
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