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'Alcuni Comuni del nostro territorio regionale hanno approvato o stanno per approvare la realizzazione sperimentale di attraversamenti pedonali 3d: rappresentazioni bidimensionali che creano l’illusione ottica di essere sollevate da terra. La loro presenza ha ingenerato in noi dei dubbi sulla regolarità e come Osservatorio abbiamo posto un quesito in merito al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il problema dei pedoni che vengono investiti sulle strisce pedonali è un problema gravissimo, parliamo di 54 decessi nel 2016, 68 nel 2017 e 52 nel 2018 in Emilia Romagna'. Così in una nota Mauro Sorbi, presidente Osservatorio l'educazione alla sicurezza stradale regionale.
'Il Ministero, nella risposta che ci ha inviato, ritiene che gli attraversamenti pedonali in 3d, “possano generare incertezza nella utenza veicolare in quanto si troverebbe a dover interpretare un messaggio segnaletico di cui non è a conoscenza ed inoltre la specifica tipologia proposta si ritiene possa provocare una distorta percezione della realtà, con conseguenti reazioni non prevedibili quali ad esempio brusche frenate e/o sterzate.
”
Il Ministero esprime, in sintesi, totale diniego a questa soluzione, ribadendo che la segnaletica orizzontale e tra questi gli attraversamenti pedonali, debbano essere realizzati rispettando le prescrizioni tecniche derivanti dalle norme europee UNI EN e nazionali UNI. Evidenzia, inoltre, che se gli enti locali intendono migliorare le condizioni di sicurezza di un attraversamento pedonale possono essere utilizzate quelle tecniche disponibili usando materiali ad elevata visibilità, segnaletica verticale luminosa e illuminazione notturna dell’attraversamento pedonale stesso - chiude Sorbi -. Ciò conferma che i suggerimenti che l’Osservatorio aveva proposto da tempo agli enti locali erano corretti: realizzare le strisce pedonali intelligenti, cioè con una illuminazione molto intensa che si attiva al passaggio del pedone e con un avvertimento a lampade gialle posto a 50 e a 100 metri prima'.
Redazione Pressa
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