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Azzardo: in provincia di Modena giocati 1,52 miliardi in un anno, persi 270 milioni

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Il terzo rapporto che Acli, Arci e Federconsumatori sul fenomeno che oltre che economico comprende una sfera sociale privata e collettiva con effetti devastanti. Carpi e Sassuolo i distretti dove si gioca di più. A Sassuolo la spesa per giocare d'azzardo ha superato quella per mangiare


Azzardo: in provincia di Modena giocati 1,52 miliardi in un anno, persi 270 milioni
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Sono numeri talmente grandi e letteralmente sbalorditivi da dovere essere confrontati con i costi di opere e beni per poterli dimensionare. Perché se dare la dimensione del valore di 1,52 miliardi di euro (ovvero la cifra giocata in provincia di Modena nel 2022 in giochi legati all'azzardo legale, comprensivo di gioco on-line e fisico), è difficile, è più facile farlo con esempi concreti. Quelli che ha fatto Massimiliano Vigarani, ricercatore statistico Federconsumatori, nel corso della presentazione del terzo rapporto sul gioco d'azzardo in provincia di Modena, a cui raccolta è stata stimata in 1,52 miliardi di euro. Una cifra sbalorditiva che equivale, in media, a 2.392 euro giocati da ogni cittadino adulto della provincia. Questo rappresenta una crescita del 32% rispetto all’anno precedente. La stima è relativa soprattutto alla parte riguardante le slot, per le quali lo Stato fornisce i dati agli enti e agli organismi autorizzati ma ne vieta la diffusione.

Fatto sta che la portata è quella indicata. Quella che ci dice che la cifra persa (ovvero la differenza tra cifra giocata è cifra vinta), è di 270 milioni, ovvero di molto maggiore rispetto al costo necessario per realizzare un grande ospedale Hub come Baggiovara che di milioni di euro ne è costati 190, o al reddito di 16.000 lavoratori.
E che ci dice che a Carpi, sul cui comune vien registrata una media di gioco maggiore rispetto alla media provinciale, la cifra giocata in giochi d'azzardo corrisponde al 94% di quella spesa dalle famiglie per generi alimentari. 

In provincia di Modena, dopo la pandemia, il gioco d'azzardo fisico (quello per esempio legato alle macchinette o ai Gratta&Vinci), è tornato preponderante rispetto all'on-line che comunque ha registrato una crescita significativa del gioco d’azzardo online, rappresentando ora il 43% del totale provinciale, rispetto al 21,3% nel 2019.

La proiezione per il 2023 indica un ulteriore aumento, con un volume totale di giocate che potrebbe raggiungere gli 1,63 miliardi di euro. Il gioco d'azzardo online è previsto crescere ulteriormente, superando il 45%.

Il gioco d'azzardo online, in particolare, ha visto una crescita significativa nel modenese, con una cifra giocata nel 2022 di 643,9 milioni di euro, un aumento del 16,7% rispetto all'anno precedente. Questa crescita non è dovuta solo agli effetti della pandemia, ma anche all'offerta sempre crescente di giochi online e alla loro visibilità in rete.

Nel contesto provinciale, alcuni comuni si distinguono per la loro particolare inclinazione verso l’azzardo. Sassuolo e Carpi sono in testa alla lista per il gioco fisico e online.

Nel distretto di Carpi la spesa in azzardo ha raggiunto l'85% di quella alimentare, riferita a tutti gli abitanti. Dentro questi numeri si evidenzia che nel solo comune di Carpi tale rapporto sale al 94%, mentre a Sassuolo è avvenuto il sorpasso, con l'azzardo al 101,5% della spesa alimentare. Seguono le stime del giocato, onnicomprensivo, nei Comuni capodistretto, con i numeri enormi di Sassuolo (prossima ai 4.000 euro giocati pro capite dai maggiorenni) e Carpi (3.577 euro). 

Ma l’elenco dei comuni dove la spesa pro capite nell’online supera i 1.500 euro è lunga, con la conferma di una sorpresa in testa: Pievepelago. Il comune appenninico merita un approfondimento; 3.301 euro pro-capite sono una enormità, sia rispetto la media provinciale che nel raffronto con le confinanti Riolunato (423 euro) e Fiumalbo (495 euro). Pievepelago ha poco più di 2.000 abitanti complessivi, e quelli nella fascia 18-74 anni hanno investito nel gioco online, in una realtà caratterizzata da forti limiti nella rete, la bellezza di 5.166.228 euro. Cosa succede a Pievepelago, che anche negli anni precedenti aveva registrato questo inatteso record? Non lo sappiamo, ma si tratta di scegliere tra poche ipotesi: uno o due giocatori “professionisti” che hanno fatto “sballare” le medie investendo legalmente diversi milioni, oppure una frequente operazione di ripulitura di capitali sporchi, sempre da parte di uno o due giocatori, sempre attraverso il Poker Texas Hold’em. In ogni caso, anche quest’anno i “professionisti” di Pievepelago non se la sono cavata bene, registrando una perdita di 200.000 euro.

Sassuolo ha l’urgenza di affrontare con decisione diversi aspetti, in un modo largo, che coinvolga il territorio e le sue rappresentanze. Speriamo accada nel futuro, e che si possano trattare anche temi caldi, come il sovraindebitamento e il contrasto all’usura, spesso collegati all’azzardo. Si registrano numeri elevati nel gioco online anche a Camposanto, Carpi, Castelvetro, Campogalliano, Bomporto, Novi e Formigine; invece, Modena, ovviamente prima per raccolta con 155 milioni nel solo on-line, è al ventitreesimo posto come giocato pro-capite, largamente al di sotto della media provinciale. La città di Modena, protagonista di una stagione di applicazione rigorosa della Legge Regionale in materia di distanziamento, può sicuramente vantare gli effetti di quel lavoro rispetto ai numeri dell’azzardo: numeri che restano imponenti, ma che non proiettano il capoluogo nei primi posti nemmeno nel gioco fisico, a partire dal Gratta&Vinci, dove si classifica in nona posizione. Quello dell’applicazione della nostra Legge regionale è sicuramente un tema di grande rilevanza; recentemente una discutibile sentenza del TAR, avversa al Comune di Carpi che aveva limitato l’attività di una sala slot, ha impedito che anche in quella realtà si desse corso, nei dovuti tempi e modi, al rispetto delle distanze tra luoghi dell’azzardo e luoghi sensibili, come scuole e centri d’aggregazione.

Si registrano numeri elevati nel gioco online anche a Camposanto, Carpi, Castelvetro, Campogalliano, Bomporto, Novi e Formigine; invece, Modena, ovviamente prima per raccolta con 155 milioni nel solo on-line, è al ventitreesimo posto come giocato pro-capite, largamente al di sotto della media provinciale. La città di Modena, protagonista di una stagione di applicazione rigorosa della Legge Regionale in materia di distanziamento, può sicuramente vantare gli effetti di quel lavoro rispetto ai numeri dell’azzardo: numeri che restano imponenti, ma che non proiettano il capoluogo nei primi posti nemmeno nel gioco fisico, a partire dal Gratta&Vinci, dove si classifica in nona posizione. Quello dell’applicazione della nostra Legge regionale è sicuramente un tema di grande rilevanza; recentemente una discutibile sentenza del TAR, avversa al Comune di Carpi che aveva limitato l’attività di una sala slot, ha impedito che anche in quella realtà si desse corso, nei dovuti tempi e modi, al rispetto delle distanze tra luoghi dell’azzardo e luoghi sensibili, come scuole e centri d’aggregazione.

Dopo la grande crescita rientra (poco), ilGratta&Vinci
Venendo al gioco fisico del quale sono disponibili i numeri, il Gratta&Vinci, va rilevato che nella provincia si registra nel 2022 un calo pressoché generalizzato, nell’ordine dell’11,4% medio. Un calo che interviene dopo l’enorme crescita del 2021, e che attesta la provincia a 155 milioni giocati. Gioco popolare per eccellenza, scarsamente percepito come azzardo vero e proprio, ma che muove le stesse problematiche dei giochi maggiori, colpendo però in questo caso in modo significativo la popolazione anziana, ma con la crescita di altre fasce, come gli operai, gli impiegati, e come le ragazze, queste ultime attive sui formati di minor importo. Il Gratta&Vinci pesa un quarto dell’on-line, ma le perdite sono superiori, a causa del basso grado di “restituzione” di questo gioco, che nel 2022 ha visto il Banco, a Modena, trattenere il 27,43%. I dati di dettaglio consentono di verificare numeri anomali a San Possidonio, ancora una volta regina di questo gioco con 455 euro pro-capite, a Fiorano (410 euro), a Sassuolo, Vignola, Maranello e (chi si rivede!) Pievepelago. Uno degli effetti delle vincite importanti al Gratta&Vinci è quello della pubblicità gratuita che viene fatta a questo gioco. Una vincita scatena le solite domande, rimbalzate con abbondanza da stampa e TV: “Chi sarà? È del luogo? Che se ne farà di tutti questi soldi? Si farà vivo?” E quindi le immagini dei tabaccai in festa, lo striscione “Qui vinti X milioni!”. Una pubblicità efficacissima, perché le vendite nel comune, nella tabaccheria, nel bar, nel breve termine si moltiplicano. È il caso di Vignola nel 2022, sarà il caso nel 2023 di Sestola, dove sono stati vinti, alla fine del 2022, cinque milioni di euro al Gratta&Vinci. Nell’enfasi del momento è sempre difficile far notare che quanto trattenuto dal Banco, a livello generale, non cambia; per un vincente ci saranno decine di migliaia di perdenti e tra di loro ci sarà chi, a causa degli eccessi nel gioco, si ammalerà, perderà il posto di lavoro, si rivolgerà ai Servizi Sociali del Comune per chiedere aiuto. Magari allo stesso Comune di Sestola.

I commenti 

“Crescono a dismisura i numeri - commenta il Presidente di Federconsumatori Modena Marzio Govoni - e crescono anche i problemi portati dall’azzardo; sono i ragazzi e le ragazze, oggi protagonisti del boom del gioco on-line, a preoccuparci molto. Nei nostri rapporti segnaliamo i problemi di legalità, i capitali sporchi ripuliti nell’azzardo, ma anche il sovraindebitamento e l’usura; registriamo qualche segnale, da non sottovalutare, anche a Modena.”

 “Il rapporto sui dati dell'azzardo in provincia di Modena - commenta il professor Simone Scagliarini - confermano una tendenza molto preoccupante a livello nazionale, ovvero l'aumento del gioco on line. Si tratta di una forma più insidiosa, perché accessibile anche a persone più vulnerabili, come i minori, ed alla portata di tutti in ogni momento, basta avere uno smartphone. Un intervento normativo statale non è più rinviabile, le misure adottate finora dalle Regioni e dai Comuni non sono in grado di arginare questa più recente tendenza, anche se resta fondamentale il loro ruolo a livello di prevenzione e di educazione a una cultura del gioco sano”

 “Anche quest’anno - sottolinea l’Assessore alle Politiche per il lavoro e la legalità Andrea Bosi - il rapporto di Federconsumatori ci consegna uno spaccato preoccupante del fenomeno del gioco d’azzardo nella nostra provincia. L’azzardo continua a crescere perché il governo seguita a fare cassa sulle vulnerabilità e sulle speranze dei più fragili. È inaccettabile che di fronte ad un fenomeno di queste dimensioni la politica continui a chiudere gli occhi. Gli enti locali come il Comune di Modena cercano di fare la loro parte e di contrastare la diffusione di videolottery e slot machine ma sappiamo tutti che non è sufficiente. La diminuzione dell’offerta di gioco d’azzardo deve partire da Roma.”

'il Piano di prevenzione e contrasto del gioco d’azzardo della Regione Emilia Romagna - afferma la Direttrice del Programma dipendente patologiche dell’AUSL di Modena Chiara Gabrielli - ha incentivato il livello locale di lettura del fenomeno e di programmazione di azioni di prevenzione attraverso la costruzione di una rete integrata a livello provinciale e distrettuale. Una rete composta da tutti gli attori coinvolti, a partire dagli enti istituzionali ma anche da enti e agenzie portatori di interesse, offre l'opportunità di progettare azioni condivise di prevenzione e consente di promuovere azioni che possono essere messe a sistema su tutto il territorio provinciale.”

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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