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In attesa che Draghi dopo avere annunciato oggi da Genova un prossimo intervento per ridurre il peso del caro energia che sta mettendo in crisi aziende e famiglie, i Comuni, pressati dalle organizzazioni economiche e sociali sono praticamente fermi. Certo il tema ed il livello nazionale di intervento lascia poco spazio di manovra alle amministrazioni locali, se non di intervento rispetto ai gestori di cui sono soci (come il Comune di Modena rispetto ad Hera), magari anche per interventi diversi rispetto a quello diretto sul costo dell'energia. Fatto sta che per ora, da piazza Grande, dove domani il consiglio comunale riporrà il tema al centro del dibattito, poco si è mosso. E non si è andati oltre a richieste di impegno al governo, fino ad ora di fatto cadute nel vuoto o, come in queste ore, ad iniziative al limite del folkloristico, oltre che del simbolico.
Tra queste c'è sicuramente la decisione, da parte dell'amministrazione comunale modenese, di spegnere letteralmente l'illuminazione della torre Ghirlandina di Modena per protestare contro il caro bollette.
La decisione è stata comunicata dallo stesso Comune che ha formalizzato l'adesione alla protesta nazionale dell'Anci, che nella serata di domani lascerà al buio edifici pubblici, monumenti e luoghi rappresentativi in numerose città d'Italia.
L'illuminazione della Ghirlandina si spegnerà alle 22 di giovedì: il monumento-simbolo della città emiliana rimarrà spento per tutta la notte. 'La simbolica protesta' è stata lanciata nei giorni scorsi dal presidente Anci Antonio Decaro, al fine di sollecitare il Governo ad intervenire per far fronte l'aumento dei costi dell'energia. 'Stiamo toccando con mano le conseguenze della crisi energetica- evidenzia a Modena il sindaco Gian Carlo Muzzarelli- attraverso il grido di allarme delle nostre imprese, delle famiglie e di tante realtà del tessuto sociale cittadino che a causa degli aumenti in bolletta vedono a rischio i bilanci e la loro stessa esistenza.
Al Governo- è l'appello di Muzzarelli- chiediamo sostegni adeguati e interventi più incisivi per le famiglie, le imprese, le realtà sociali, sportive e ricreative. Devono inoltre anche tornare i conti degli Enti locali per poter garantire l'erogazione dei servizi ai cittadini e per scongiurare il rischio che la salvaguardia degli equilibri di bilancio vada ancora una volta a scapito dei servizi pubblici'. L'Anci stima, infatti, per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l'energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro.
Nella foto: la recente speciale illuminazione della torre Ghirlandina creata per sensibilizzare sull'importanza dello sviluppo sostenibile
Redazione Pressa
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