Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'È programmato per martedi 2 marzo il tavolo di conciliazione in Prefettura tra la USB e l’azienda del Trasporto pubblico locale SETA SpA in vista del prossimo sciopero delle lavoratrici e lavoratori per l’aggravarsi dei problemi già più volte denunciati'.
L'Unione Sindacale di Base (USB) rimarca così la sua distanza e la sua critica rispetto al resto del fronte sindacale che il 25 febbraio scorso si è riunito in videoconferenza per il tavolo negoziale a livello centrale fra l’azienda del trasporto pubblico locale Seta, comprendente Filt-Cgil, Fit-Cisl, Faisa-Cisal, Uiltrasporti e Ugl per discutere del trattamento economico e normativo del personale assunto da Seta dopo il 2012.
Tale accordo prevede che ai 272 addetti (247 autisti e 25 addetti impianti fissi ovvero impiegati e personale di officina) venga destinata una somma complessiva di 300.
000 euro a titolo di integrazione salariale per l'anno 2020, per un aumento lordo annuale che può raggiungere anche i 1.300 euro, neutralizzando le assenze per malattia o per covid che non verranno computati ai fini del calcolo. Risorse che saranno erogate al personale interessato in attesa della compiuta definizione degli istituti economici e normativi in discussione nella specifica trattativa avviata lo scorso novembre. I suddetti 300.000 euro saranno così ripartiti: 269.126,83 euro al personale viaggiante (247 unità) e 30.873,17 euro al personale impianti fissi (25 unità).
L'integrazione salariale verrà corrisposta con la mensilità di aprile 2021 contestualmente alla già prevista erogazione del PdR. Infine, si è convenuto di intensificare la scaletta degli incontri tra azienda e sindacati già a partire dalle prime settimane di marzo, ponendosi come obiettivo la definizione di tutti gli istituti contrattuali entro il 30/04/21.
Se Filt/Cgil – Fit/Cisl – Uiltrasporti – Ugl/Fna – Faisa/Cisa si dichiarano soddisfatti dell'accordo dichiarando che 'l’integrazione salariale è un primo fondamentale passo di avanzamento per il riconoscimento di uguali diritti sia normativi che economici a tutti i lavoratori di Seta e che si tratta di ulteriore avanzamento nella trattativa per un equo trattamento per il personale di Seta, che rafforza l’impegno per arrivare a una conclusione della trattativa entro la fine di aprile', cosa ben diversa è per USB. 'L'accordo del 25 febbraio conferma una discriminazione. Solo per “per gentile concessione” viene riconosciuta un'integrazione salariale per il solo anno 2020, mentre è in cantiere un accordo per ridurre solamente il gap tra vecchi e nuovi assunti, ma che consentirebbe un peggioramento della normativa dei turni.
Questo, quando già l’attuale organizzazione del lavoro non permette la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, aumenta il rischio di patologie fisiche e psicologiche, e non permette il rispetto delle Pari Opportunità'
'Inoltre - prosegue USB - non ci sono garanzie per il personale non idoneo alla guida; su Modena l'integrativo aziendale non viene rinnovato dal 2008, non si vogliono rinnovare indennità ridicole, come “1” euro lordo per la guida di un filobus o autosnodato, un ticket mensa che da anni è fermo a 5,29 euro che non bastano per un pasto.
Sul piano della sicurezza, nonostante le misure obbligatorie antiCovid, i mezzi escono dal deposito con sanificazioni fatte in modo non efficace e , in certi casi, non vengono svolte perché si pretende che vengano fatte dallo stesso personale viaggiante a fine turno.
Non è stato risolto il problema della manutenzione e vetustà del parco bus; vetture che oltre ad essere inquinanti hanno una usura generalizzata, avendo percorso anche oltre il milione di km, e che non garantiscono nessuna sicurezza e confort per il personale; vetture che tra le altre cose percorrono strade dove anche le corsie preferenziali sono malridotte, piene di buche, con rischi elevati per la sicurezza.
Facciamo anche un appello alle istituzioni affinché si facciano carico del problema del trasporto pubblico locale, delle esigenze dei lavoratori e cittadini, ritenendo non più rinviabile la soluzione dei problemi denunciati da USB'
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>