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Un contributo da sei milioni e 800 mila euro per il completamento della ristrutturazione dell'ex Enel e 13,2 milioni di euro per la ristrutturazione delle ex fonderie divisi in 2 milioni di euro per lo stralcio 2B e 11 milioni e 200 mila euro per lo stralcio 3.
Questo l'ammontare dei finanziamenti deciso per dal Dipartimento per gli Affari interni e Territoriali, per Modena con il decreto del ministero dell’Interno, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze e del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, per progetti di rigenerazione urbana con risorse derivanti dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“È un risultato importante della strategia che abbiamo avviato con il programma Next Generation Modena – commenta con soddisfazione il sindaco Gian Carlo Muzzarelli – e ci consentirà di realizzare interventi che rappresentano opportunità di sviluppo della città in campo culturale ed economico, con particolare attenzione al futuro dell’automotive.
E tutto ciò senza ulteriore consumo di suolo, in linea con gli obiettivi di rigenerazione che abbiamo messo al centro del nuovo Piano urbanistico generale assunto proprio nei giorni scorsi con il voto del Consiglio comunale”. Del resto, per Muzzarelli, si tratta dell'occasione, ultima, per dimostrare di sapere andare oltre al nulla di fatto che nonostante le promesse, gli annunci ed i soldi spesi in progetti partecipati naufragati, ha caratterizzato il mandato decennale dei suoi due predecessori. Partita difficile. Sul campo, per quel progetto, c'è ancora l'incognita di una bonifica dei terreni ex industriali, con fanghi e materiali tossici (ancora ammucchiati in parte nell'area 4 del comparto) e che oggi non renderebbero compatibile l'area con alcuna funzione di servizio e di residenzialità.
'Il contributo assegnato per le ex Fonderie - ricorda il Comune - servirà per realizzare il Dast (Distretto per l’Accelerazione e lo sviluppo della tecnologia) ed è diviso su due progetti: 2 milioni di euro per lo stralcio 2B e 11 milioni e 200 mila euro per lo stralcio 3, con un cofinanziamento complessivo per circa due milioni e 580 mila euro. I due stralci si aggiungono a quelli del cantiere esistente nell’area della palazzina (destinata a diventare la sede dell’Istituto storico) e al cosiddetto stralcio 2 A il cui quadro economico del progetto esecutivo, già finanziato per quattro milioni e 451 mila euro, è stato approvato dalla giunta nella seduta del 28 dicembre: ospiterà il Motor Valley Accelerator. Per ora, nel comparto, l'unico cantiere avviato, ma che avrebbe già subito una battuta di arresto per la mancanza di materie prime, è il numero 1, riguardante la palazzina della facciata di ingresso che a lavori ultimati, dovrebbe ospitare la nuova sede dell'Istituto Storico.
Con il progetto del Dast, sviluppato da Democenter-Sipe in collaborazione con Fondazione di Modena, Università di Modena e Reggio Emilia e Consorzio attività produttive, verranno messi a disposizione della città laboratori di ricerca e strutture per lo sviluppo tecnologico dell’automotive, startup, incubatori e acceleratori d’impresa'
Il programma Next Generation Modena ha già ottenuto finanziamenti per oltre 14 milioni di euro per il Pinqua (il Programma innovativo nazionale qualità dell’abitare confluito nel Pnrr), per oltre quattro milioni di euro per il teatro delle scuole Carducci (fondi Pnrr), per la progettazione della Casa delle idee digitali (529 mila euro), per l’acquisto di nuovi scuolabus elettrici (quasi 800 mila euro) e ha consentito di presentare candidature per altri interventi nei settori della scuola, del sociale, della casa, della cultura e dello spettacolo, dell’ambiente e della mobilità sostenibile.
Redazione Pressa
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