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'La CEI non ha mai sostenuto in modo diretto Mediterranea Saving Human'

'La CEI non ha mai sostenuto in modo diretto Mediterranea Saving Human'

Sul caso dei finanziamenti all'organizzazione coinvolta nell'inchiesta per presunto favoreggiamento all'immigrazione clandestina, interviene La Conferenza Episcopale Italiana: 'Accuse diffamatorie nei confronti di persone e istituzioni ecclesiastiche. Accolta solo richiesta avanzata da due Diocesi'


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All'indomani dell'intervento del Vescovo di Modena Erio Castellucci sulle donazioni nei confronti di Mediterranea Saving Humans, coinvolta nell'inchiesta della procura della repubblica di Ragusa per presunto favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, e in merito alle quali lo stesso Vescovo aveva confermato di avere elargito, periodicamente, dal 2020, somme a Mediterranea rendicontate nel bilancio della Diocesi, interviene la Conferenza Episcopale Italiana a difesa delle istituzioni ecclesiastiche e delle persone che le rappresentano. Nei loro confronti - scrive la Cei - 'sono state avanzate accuse diffamatorie a partire da alcune chat usate in modo strumentale e improprio. Una pratica questa che, contro chiunque venga utilizzata, merita sdegno e disappunto'.
'Nel pieno rispetto della magistratura e nonostante non ci sia alcuna contestazione a carico della comunità ecclesiale - evidenzia la nota CEI - abbiamo volutamente atteso che l’iter giudiziario seguisse il suo corso prima di intervenire sulla vicenda'.

'La CEI non ha mai sostenuto in modo diretto Mediterranea Saving Humans – APS - afferma la conferenza - ma ha accolto, una richiesta presentata da due Diocesi in una cornice ampia che prevede, secondo il magistero di Papa Francesco, l’accoglienza, la protezione, la promozione, l’integrazione dei migranti e la cura e l’assistenza agli sfollati in zona di guerra in Ucraina.
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Tutto ciò con un sostegno nettamente inferiore rispetto a quello riportato sulla stampa: 100mila euro a ciascuna Diocesi nel 2022 e così pure nel 2023'.

'In questo solco, si muove e si muoverà l’azione ecclesiale con libertà e nel rispetto dei ruoli di ciascuno, schierandosi dalla parte di chiunque soffre fuggendo da guerre, violenze e povertà. L’impegno della Chiesa è combattere l’illegalità con la legalità, evitando che il Mediterraneo diventi sempre più un cimitero: ogni vita va salvata. La Chiesa è l’unica istituzione a finanziare attualmente con continuità e ingenti risorse progetti di sviluppo nei Paesi poveri o in situazioni di particolare difficoltà: circa 80 milioni di euro l’anno; a sostenere e promuovere insieme ad autorità di Governo e altre Istituzioni i corridoi umanitari – tre sono in arrivo proprio in questi giorni – unica alternativa legale e sicura ai viaggi della morte; a garantire l’accoglienza ai profughi: circa 50.000 nel solo primo semestre 2023 nel nostro Paese. Il tutto nella massima trasparenza e rintracciabilità'. La nota della CEI si conclude rinnovando 'l’invito ad affrontare il problema epocale delle migrazioni, sfuggendo alla polarizzazione del “tutti dentro o tutti fuori”, attraverso un sistema che dia garanzie e che combatta l’illegalità'.

Nella
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foto (CEI), insieme al Pontefice, il Presidente Nazionale della Cei, Cardinale Matteo Maria Zuppi (primo a sinistra) e il vescovo di Modena Erio Castellucci (primo a destra)
Foto dell'autore

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