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In aprile a Modena si è avuta una temperatura media mensile di 14.7 gradi. Lo ha reso noto l’Osservatorio Geofisico del DIEF – Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Unimore. Nella periferia della città la temperatura media è stata invece di 13.3 gradi, mentre a Reggio Emilia di 13.2 gradi. Per gli esperti l’andamento del mese è stato da classico mese primaverile. Nel fine settimana atteso un abbassamento notevole delle temperature e l’arrivo di neve nella giornata di domenica 5 maggio anche a quote basse.
“Anche aprile 2019 – afferma l’esperto meteorologo di Unimore Luca Lombroso - risulta così più caldo della media climatologica del periodo 1981-2010, con una anomalia positiva di +1.3 gradi”. Nel quadro della serie storica, il mese si colloca come 24 gradi più caldo dal 1860 a oggi. Le temperature sono oscillate fra i +7.6 gradi della temperatura minima più bassa e +22.
8 gradi della massima più alta, entrambi molto distanti dai record assoluti mensili. Nel dettaglio, si osserva un inizio del mese caratterizzato da temperature superiori alla media, alcuni giorni, fra il 12 e il 15, con valori, soprattutto massimi, più bassi della norma, seguiti dal prevalere di giornate costantemente più calde della media, e un ritorno a valori inferiori a quelli attesi dalla climatologia a fine mese, in particolare la temperatura massima del giorno 29 è risultata di soli 12.4 gradi. Le precipitazioni assommano a 75.6 mm, superiori del 14% alla media mensile che è di 66.3 mm. “Nel complesso – dice Luca Lombroso - non è una anomalia rilevante. Il mese risulta infatti al 47 gradi posto fra quelli più piovosi”.
Il giorno più piovoso è stato l’11 aprile con 22.9 mm, un valore comunque non inconsueto in aprile, mese statisticamente piovoso.
Fra gli altri dati: il vento ha raggiunto i 53 km/h e il soleggiamento è stato scarso, 138 ore di sole l’eliofania assoluta, pari al 34% del soleggiamento astronomico teoricamente disponibile nel mese.
Previsione. Per il fine settimana si prospetta una situazione decisamente anomala, con una rara irruzione di aria fredda tardiva che porterà addirittura nevicate a quote basse nella giornata di domenica 5 maggio. Il tutto è dovuto a una anomala ondulazione della corrente a getto polare, innescata dalla formazione di un anticiclone sulla Groenlandia. L’aria fredda irromperà dalla sera di sabato 4 maggio, con forti raffiche di vento nel territorio modenese e repentino calo delle temperature. Dopo una prima fase, sabato, con fenomeni temporaleschi irregolari, domenica mattina si avranno precipitazioni diffuse anche intense e calo delle temperature, prossime a soli +5, +6 gradi domenica alle ore 12.00. La neve è prevista principalmente oltre i 300-500 m, con depositi anche di una certa consistenza per la stagione.
Si ricorda, per curiosità, che una sola volta è nevicato in pianura a maggio presso l’Osservatorio Geofisico modenese, il 6 maggio 1861, giornata in cui l’allora Direttore Pietro Tacchini annotava “Dalla mezzanotte del 5 fino alle 2h del 6 neve copiosa, che raggiunse l'altezza di 10 centimetri. Alla neve tenne dietro la pioggia. I rami di molti alberi si ruppero per il soverchio peso della neve. Nel mattino del 6 i tetti rimasero coperti fin verso le 10 h. Alle 14 h era scomparsa ogni traccia di neve“.