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A seguito dell’aggiudicazione da parte di Atersir al raggruppamento temporaneo di imprese, costituito tra Hera spa, Giacomo Brodolini Soc. Coop e Consorzio Stabile Ecobi, della gara per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati nel bacino territoriale “Pianura e Montagna Modenese”, saranno avviati nei prossimi giorni nel comune di Modena i primi passaggi della transizione che, entro la fine del 2023, porterà la città ad avere un nuovo modello di raccolta dei rifiuti.
'Una delle prime novità concrete per i cittadini riguarderà, a inizio maggio, l’estensione degli orari delle stazioni ecologiche su tutto il territorio provinciale, così da consentire ancora più flessibilità e comodità a tutti coloro che desiderano conferire i loro rifiuti differenziati attraverso questi impianti - spiega Hera in una nota -. Da metà aprile, inizierà un’intensa fase di ascolto delle attività commerciali della città.
L’attività di censimento e di confronto con tutte le imprese cittadine porrà particolare attenzione a quelle del centro storico. Lo scopo è analizzare assieme le problematiche specifiche di ciascuna realtà in relazione alle novità previste, così da poter progettare e, in seguito attivare in accordo con il Comune di Modena, soluzioni di servizio utili e sostenibili'.
'Da settembre, verranno poi gradualmente coinvolti tutti i cittadini attraverso una capillare campagna di comunicazione. Solo una volta che questa fase sarà stata ben avviata prenderà il via la trasformazione dei servizi. Le attività di contatto con le famiglie saranno accompagnate da un’intensa campagna di informazione con tutor ambientali e tecnici Hera che visiteranno le case dei Modenesi, per illustrare loro le modalità del nuovo modello di raccolta. Gradualmente verranno poi attivati vari punti informativi di quartiere, oltre a uno sportello clienti interamente dedicato alla consegna dei kit per la differenziata e a rispondere ai dubbi delle persone'.
'Nel concreto, come cambieranno i servizi? Nel comune di Modena coesisteranno due modalità di raccolta dei rifiuti: la raccolta porta a porta integrale e un modello misto di raccolta stradale/porta a porta. In particolare, in centro storico i contenitori stradali dell’indifferenziato, del vetro e dell’organico verranno sostituiti da contenitori individuali e questi rifiuti saranno ritirati porta a porta, come già avviene per le raccolte di carta e di plastica e lattine (che rimarranno invariate). Nelle zone artigianali e industriali, così come per le aree rurali, dove il porta a porta è già consuetudine da diversi anni i servizi resteranno sostanzialmente invariati - continua Hera -. Nelle zone residenziali della città, invece, sarà introdotto il modello misto: verranno collocati contenitori stradali di nuova concezione che i cittadini potranno aprire attraverso l’uso di una tessera, la Carta Smeraldo. Questa verrà consegnata a tutti i cittadini, sia domestici sia non domestici, a prescindere dalla zona di residenza, e servirà – oltre che per azionare i cassonetti – anche per accedere ad altri servizi, come ad esempio alle stazioni ecologiche. Arriveranno anche nuovi contenitori stradali per la raccolta degli sfalci e cassonetti per il vetro, mentre la raccolta di carta e di plastica e lattine diventerà porta a porta. La raccolta dei rifiuti è solo la punta dell’iceberg dei servizi ambientali che Hera – assieme alle altre realtà che compongono la RTI – eroga. In accordo con il Comune di Modena, sono molte le novità che riguardano gli altri servizi per la città che presto verranno introdotte sul territorio: oltre all’ampliamento degli orari delle stazioni ecologiche, verranno potenziati servizi come quello dedicato alla pulizia dei parchi. In ultimo, è in fase di prossima reintroduzione la figura dello “spazzino di quartiere”, che attraverso la sua presenza costante sul territorio potrà sia risolvere le piccole criticità del quotidiano sia segnalare, in modo tempestivo, la necessità di interventi più strutturati'.
Redazione Pressa
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