Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Martedì sera alle 21 alcuni fedeli, Amici di San Pietro, hanno recitato il Rosario davanti alla Basilica di San Pietro.
'L’iniziativa ha pacificamente voluto esprimere, in modo simbolico con una preghiera davanti alla chiesa chiusa, lo sconcerto e lo smarrimento che i fedeli di San Pietro stanno vivendo rispetto a quella che sperano sia ancora solo un’ipotesi della chiusura del Monastero benedettino di Modena - si legge in una nota -. L’iniziativa di preghiera ha fatto seguito all’imponente mobilitazione che ha visto nei mesi scorsi avviare una petizione on line, che ad oggi conta oltre 1660 sottoscrizioni, per scongiurare la chiusura dell’Abbazia benedettina di Modena, che grazie alla testimonianza evangelica dei suoi monaci è da decenni un luogo di Fede unico e una preziosa fonte di valori spirituali per noi tutti e per la nostra città: un rifugio sempre aperto per la preghiera, per l’accoglienza del prossimo, per la carità'.
'I fedeli lamentano però che purtroppo alla comunità spirituale e di Fede, al grande patrimonio di anime di cui già abbiamo avuto modo di parlare, nessuna autorità ecclesiastica ha fino ad ora dedicato attenzione e premura. Nessuna risposta alle loro molteplici richieste di non chiudere il Monastero di San Pietro. Nemmeno vi è stata autorità civile che abbia in questi mesi speso tempo e attenzione per cercare di salvaguardare anche il patrimonio storico, artistico e culturale della basilica, curato per tanti anni dalla silenziosa, ma sapiente opera dei monaci benedettini, con la dipartita dei quali sarà destinato ad inevitabile degrado. Chiudere San Pietro significa privare la città e noi tutti di tutto questo - continuano gli Amici di San Pietro -. Siamo consapevoli che le nostre aspettative non appaiono prioritarie rispetto a problematiche quotidiane più concrete e stringenti. Ma se ci soffermiamo a comprendere con maggiore attenzione cosa rappresenta e cosa ha rappresentato San Pietro e la sua comunità di benedettini per tutti questi anni, in termini di valori ed attività svolte, potremo comprendere quale enorme perdita per noi tutti sarebbe la chiusura del Monastero. Di questo noi tutti, Amici di San Pietro, diamo testimonianza. Ancora una volta chiediamo ascolto e comprensione a tutti coloro che possono e dovrebbero ascoltare il nostro appello a non chiudere San Pietro. E continueremo a farlo'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>