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L'associazione 100x100 in Movimento ha chiesto questa mattina in Tribunale a Palermo, tramite l'avvocato Giuseppe Piazza, di costituirsi parte civile nel processo per l'omicidio del poliziotto Antonino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, avvenuto il 5 agosto 1989. Ne danno comunicazione il presidente onorario dell'associazione Ivan D'Anna e la presidente in carica Rossella Noviello, unitamente al Consiglio direttivo ed alla Biblioteca sociale Nino e Ida, aperta nel 2018 a Palermo dall'associazione stessa, proprio in memoria dei due giovani sposi brutalmente assassinati a colpi di pistola a Villagrazia di Carini davanti alla casa di famiglia. Ida era in attesa del loro primo figlio quando i sicari spensero per sempre i loro sogni, gettando nella disperazione le loro famiglie.
Oggi, 10 settembre 2020, dopo 31 anni, si è dunque tenuta l'udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura generale di Palermo nei confronti di Antonino Madonia, capo mandamento di Resuttana, e del boss della famiglia mafiosa dell'Arenella Gaetano Scotto, per i quali pesa l'accusa del duplice omicidio del poliziotto e della moglie. Imputato anche Francesco Paolo Rizzuto con l’accusa di favoreggiamento aggravato. 'Ritieniamo doveroso costituirci parte civile - afferma l'associazione 100x100 in Movimento - per contribuire, come abbiamo fatto fino ad ora, a mantenere viva la memoria dei dei brutali omicidi, ricercare verità e giustizia e tentare di mitigare il dolore dei familiari dei due sposi uccisi che, pubblicamente da anni, girano l'Italia per chiedere giustizia e verità'.
Richiesta di costituzione di parte civile è arrivata anche dall'Amministrazione comunale di Palermo. Il sindaco Leoluca Orlando ha dato mandato all'Avvocatura comunale di procedere in tal senso, ricordando che 'da anni l'Amministrazione è vicina alla famiglia Agostino per la ricerca della verità e della giustizia'. Stessa richiesta anche dal Centro studi Pio La Torre. 'Non possiamo non essere presenti - ha detto Ettore Barcellona, legale del Centro Pio La Torre - ci auguriamo che dopo 31 anni si faccia veramente luce sugli autori materiali e i favoreggiatori. Tra indagini e depistaggi non abbiamo mai potuto capire il perchè di quest'omicidio. Speriamo sia ora'.
Oggi, davanti al tribunale di Palermo, era presente anche il padre del poliziotto, Vincenzo Agostino (nella foto), il quale non si è più tagliato la barba come forma di protesta contro la mancanza di verità e giustizia.
Redazione Pressa
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