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A pochi passi dal Pronto soccorso del Policlinico, davanti alla piazzola d'atterraggio degli elicotteri c'è uno scavo enorme, un buco di alcune centinaia di metri quadrati lasciato all'incuria e al degrado. Ormai pazienti e personale medico ci hanno fatto l'abitudine e lo scempio passa quasi inosservato. Nessun cartello che certifichi la presenza di lavori in corso, nessun mezzo all'interno. Nulla. Uno scavo coperto alla vista da una rete bianca bucata in più punti e ormai invaso da una fitta boscaglia. Certo questo è solo uno degli innumerevoli paradossi di una struttura ospedaliera eternamente cantierata sulla quale sono state spese decine di milioni di euro e che mai è stata definitivamente messa in sicurezza. Ma al di là delle denunce pubbliche ripetute prima e dopo il sisma del 2012 e degli allarmi dell'ex responsabile del Pronto Soccorso Daniele Giovanardi sulla sicurezza sismica dell'intero blocco edilizio, questa voragine rappresenta una delle più vistose assurdità del Policlinico.
Un tempo l'area era occupata da un parcheggio (peraltro preziosissimo vista la carenza di posti auto e lo stilicidio di vetture anche di personale medico quotidianamente rimosse da solerti carratrezzi). Poi una quindicina di anni fa (ai tempi dell'ex dg Stefano Cencetti) venne demolito il parcheggio e intrapreso lo scavo. L'idea iniziale pare, ricordano i medici più anziani, fosse quella di creare una palazzina per ospitare associazioni e sindacati. Idea abortita dopo poco. E quel buco, quello scavo a due passi dal Pronto Soccorso rimase intatto, immagine emblematica di una progettazione senza capo nè coda.
Oggi, a distanza di 15 anni e più l'area, l'enorme buco è sempre lì come testimoniano le foto sopra scattate oggi e una decina di anni fa.
Lontano da ogni idea di programmazione, vessillo indelebile del modo con cui nei decenni è stato rattoppato il grande ospedale modenese (rattoppato malamente se, come diceva nel 2001 la stessa Azienda in caso di terremoti il rischio strutturale è medio-alto).
I NUOVI CANTIERI
L'anno scorso il dg Ivan Trenti ha annunciato, tra le tante cose, che verrà realizzata la nuova palazzina materno-infantile a fianco del Pronto soccorso: una struttura di 14mila metri quadrati da 28 milioni di euro (progettata dalla società Steam Srl di Padova e da fior fior di professionisti: da Albert De Pineda dello studio Pinearq di Barcellona, da Andrea Ragazzini e da Giancarlo Faccani). Come si desume dalla stessa immagine pubblicata dall'Azienda ospedaliero sanitaria la nuova struttura verrà creata sul lato opposto rispetto al Pronto soccorso. E del grande buco cosa ospiterà? Probabilmente nulla. Come da 15 anni a questa parte.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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