Una per la gestione di 400 posti in strutture collettive fino a 50 posti, e un'altra per la gestione di 1000 posti in nuclei abitativi singoli fino a 50 posti.
La prima per un totale stimato di circa 17 milioni di euro, la seconda di 46 milioni di euro. Per due anni. Cifre ricavate dai costi per l'accoglienza pro-capite, definita dal capitolato e composta, oltre dai 300 euro del primo kit di ingresso e di scheda telefonica da 5 euro una tantum, di una cifra di circa 26 euro procapite al giorno, oltre al poket money fisso da anni a 2,5 euro giornalieri.
Per tali numeri, in passato, erano soliti operare e rispondere ai bandi della Prefettura, circa 4-5 soggetti. All'apertura delle buste delle offerte degli ultimi bandi, ci si è invece accorti che erano state presentate le offerte di soli due soggetti, Charitas - Porta Aperta e Cooperativa l'Angolo.
E questo tanto più se consideriamo che con l'inizio del 2022 quella domanda è cresciuta di altri 200 posti, derivanti dall'enorme flusso di migranti sbarcati e destinati ai centri di accoglienza d'Italia, dell'Emilia-Romagna e della provincia di Modena, gestiti dal piano della Prefettura. Da qui, l'esigenza di un nuovo avviso per reperire soggetti capaci di gestire il surplus di domanda, così da rispondere all'esigenza di accogliere non più i 1400 previsti dal bando europei, ma i 1600 previsti in totale, ovvero i 200 posti in più, sulla base della nuova emergenza sbarchi. Numero molto vicino a quelli dell'emergenza del 2017 (1700), quando il governo con l'allora ministro Minniti, strutturò quel piano di accoglienza basato sui Cas che ancora oggi viene applicato.
La scadenza per la presentazione delle domande fissata al 13 aprile è stata posticipata con atto della prefettura al 18 aprile. Sull'esito della gara e dell'esame delle offerte presentate, ancora nessuna informazione ufficiale, attesa nelle prossime ore al termine dell'istruttoria.
Gi.Ga.