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Lutto nel mondo della sanità modenese. E' morto Filippo Fard, medico del Servizio di emergenza territoriale 118. Era stato ricoverato a causa del covid da metà novembre, in terapia intensiva prima a Reggio Emilia e poi trasferito all'ospedale di Baggiovara. Una morte che sconvolge tutta la sanità modenese che alle 13 ha deciso di osservare un minuto di silanzio con le sirene nei Pronto Soccorso e nelle postazioni del servizio di emergenza territoriale della provincia, che suoneranno simbolicamente per 20 secondi.
Filippo Fard, 63 anni, era di origine iraniana; era in servizio all’Ausl di Modena dall’ottobre del 2010. Nel 2013 aveva ottenuto l’incarico professionale in qualità di “collaboratore nel monitoraggio dei pazienti in arresto cardio-circolatorio e nel controllo delle schede paziente compilate dalle associazioni di volontariato”. Pur lavorando nella nostra provincia, non era residente nel modenese.
'La Direzione Generale Ausl, unitamente a tutti i suoi dipendenti e a tutte le Aziende sanitarie modenesi, si stringe ai famigliari e a tutti gli operatori del 118 nel dolore per questa perdita. A questo gesto spontaneo nato dai colleghi, tutta l’Azienda USL si unirà simbolicamente estendendo in tutte le sue sedi il minuto di silenzio in ricordo di questo suo professionista' - scrive la stessa Ausl.
'La notizia della scomparsa del dottor Fard ci lascia sgomenti – dichiara l’assessore alla Sanità Raffaele Donini - ancora una volta il virus ha chiesto un tributo altissimo, che getta nello sconforto i suoi familiari, l'intera comunità dei colleghi che con lui lavoravano sul fronte della gestione dell'emergenza e tutte le persone che negli anni avevano potuto apprezzarne le qualità personali e professionali.
Alla sua famiglia e ai colleghi di lavoro va il mio cordoglio, anche a nome della Giunta regionale, con l'impegno che la battaglia per uscire da questa emergenza così dura continuerà senza sosta, unica risposta possibile anche in nome di tutte le persone che in questi mesi, purtroppo, non ce l'hanno fatta'.
Anche Gian Carlo Muzzarelli, in qualità di Presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, nell'esprimere il proprio cordoglio ai familiari e ai colleghi, rinnova 'il sentimento di profonda gratitudine e riconoscenza, a nome di tutta la comunità, nei confronti di tutto il personale sanitario, che sta pagando un prezzo altissimo nella battaglia contro il virus che purtroppo sarà ancora lunga, nonostante il vaccino in arrivo'.
'Siamo profondamente commossi – dichiara il direttore generale Antonio Brambilla a nome della direzione Ausl e di tutti i professionisti dell’Azienda sanitaria – abbiamo vissuto questi giorni con apprensione, sperando di non dover ricevere questa terribile notizia. Voglio esprimere sincera vicinanza alla sua famiglia e a tutti i colleghi del 118. Come direzione ci uniremo simbolicamente al minuto di silenzio, estendendolo a tutta l’Azienda: ciascuno di noi ha in mente persone care e i tanti pazienti che non ce l’hanno fatta. Ribadiamo ancora una volta con forza e determinazione il nostro impegno affinché si possa presto sconfiggere questo terribile virus'.
'È arrivata la notizia che non avremmo mai voluto ricevere – è il ricordo della dottoressa Claudia Cremonini a nome del Servizio di emergenza territoriale 118 –, dopo una lunga lotta che solo uno tenace come lui poteva ingaggiare, ha dovuto cedere. Purtroppo Filippo non ce l’ha fatta. Ringrazio i colleghi rianimatori che si sono prodigati per salvarlo da questa battaglia, per cercare di restituirlo alla sua famiglia ed a noi tutti. Grazie davvero di cuore, anche a chi gli è stato vicino in queste settimane. Grazie a Filippo, al suo buon cuore, alla sua tenacia, alla sua allegria, al suo sorriso. Arrivederci Filippo, nessuno di noi ti dimenticherà e ti porteremo per sempre nel nostro cuore'.